Alfano: “No al divieto di burkini come in Francia, potrebbe attirare attentati”

In Italia non ci sarà nessun divieto di burqa o burkini come avvenuto in Francia perché rischierebbero di essere interpretati come provocazioni rischiando di attirare inutilmente attentati nel nostro Paese. A sottolinearlo è il Ministro degli interni Angelino Alfano secondo il quale "il modello francese ha fallito". "Il ministro dell’Interno ha la responsabilità di garantire la sicurezza e di scegliere il livello di durezza nelle risposte che però non diventi mai provocazione potenzialmente capace di attirare attentati" ha ricordato infatti il numero uno del Viminale in una intervista al Corriere della Sera, sottolineando: "Non mi sembra, ahimè, che il modello francese abbia funzionato per il meglio"
"Il mio approccio è costituzionale, perché la nostra Carta garantisce a tutti la libertà di culto; liberale, perché esiste un diritto naturale che precede le leggi e le costituzioni; pragmatico, perché in Italia ci sono un milione mezzo di musulmani che io non posso certo considerare terroristi o fiancheggiatori dei terroristi; severo, perché ho espulso 9 imam in quanto c’è una differenza tra pregare e inneggiare all’odio e alla violenza" ha riassunto Alfano ricordando le numerose espulsioni messe in atto in questi mesi.
"Anche se non da solo, lo strumento delle espulsioni per motivi di sicurezza nazionale produce una bonifica del territorio nei confronti di persone radicalizzate. È chiaro che, e non mi stanco di ripeterlo, il rischio zero non esiste" ha ricordato ancora il Ministro. Una particolate attenzione viene riservata ai luoghi di culto dove spesso si radicalizzano i jihadisti. "Noi stiamo lavorando per agevolare il consolidamento di un modello di imam che abbia una formazione in Italia per poter operare nel nostro Paese. È necessaria un’emersione di tutti i luoghi di culto, con pieno rispetto delle regole, per evitare le mini moschee nei garage", ha spiegato infatti Alfano.