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Affitti d’oro alla Camera, Scarpellini: “Qui vengono tutti e un contributo lo diamo sempre”

L’imprenditore proprietario di alcuni immobili della Camera spiega: “Se volevano, con i soldi degli affitti potevano comprare un paio di palazzi”.
A cura di A. P.
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Dopo le polemiche sul caso degli affitti d'oro pagati dalla Camera per tenere stanze e uffici nel centro di Roma a cui i deputati non vogliono rinunciare, parla il proprietario dei palazzi affittati, rivelando alcuni retroscena che faranno discutere. "Se volevano, con questo denaro che mi hanno dato, circa 369 milioni di euro per le locazioni, un paio di palazzi li potevano acquistare, avevano una opzione, perché non l'hanno sfruttata?" ha spiegato a sorpresa  Sergio Scarpellini intervistato dal Fatto Quotidiano, aggiungendo "Se mi chiamano, vendo di corsa. Anzi, ci metto pure un fiocco su, però si devono prendere il personale". L'imprenditore, proprietario della società che affitta immobili alla Camera e al centro dell'ultimo scandalo politico, infatti ricorda che alle sue dipendenze, per sostenere quelle strutture, lavorano circa 500 persone che senza rinnovo dei contratti potrebbero essere licenziate. "La rescissione con un mese di preavviso è contro la legge, è contro la Costituzione e contro le regole. Se mi assumono il personale, cinquecento dipendenti, me ne vado subito" ha sottolineato ancora Scarpellini, proseguendo "Io sono pentito, non lo farei più. Ho buttato una balena di soldi".

I rapporti con la politica – Le rivelazioni più interessanti di Scarpellini riguardano però i rapporti con i politici e in particolare i sovvenzionamenti ai partiti. "Durante la campagna elettorale vengono qui bianchi, rossi e verdi e noi un contributo lo diamo sempre" ha spiegato l'uomo, aggiungendo "tutti gli imprenditori romani fanno così". Del resto per quegli immobili "Una regolare gara d'appalto non si poteva fare, perché i palazzi vicini erano i miei, potevano venire soltanto da me". Come andrà a finire non si sa, ma l'imprenditore spiega "Io rispetto i termini previsti dai contratti, se rescindono gli affitti mi riprendo i palazzi e ci faccio alberghi di lusso, però devo sbattere in mezzo a una strada più di 500 ragazzi".

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