A Pontida show di Vannacci, Zaia a Fanpage: “Tra Putin e Zelensky preferisce il primo? Posizione personale”

Al raduno di Pontida il governatore del Veneto Luca Zaia ha commentato ai microfoni di Fanpage.it la controversa opinione del generale Vannacci sulla guerra in Ucraina: “Il generale dice di preferire Putin a Zelensky? È una posizione personale, libera”.
A cura di Redazione
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Di Simone Giancristofaro e Annalisa Cangemi

Anche il secondo giorno del raduno di Pontida è una carrellata dei temi identitari leghisti, la lotta contro l'Islam e l'immigrazione di massa, con slogan come ‘Lega anti-maranza, la remigrazione avanza' e ‘L’Europa è cristiana, non è musulmana', ma anche ‘Padroni a casa nostra', e ‘Sì autonomia Lombardia'. L'attenzione di tutti è stata catalizzata quest'anno dalla morte dell'attivista conservatore Charlie Kirk, a cui il segretario Matteo Salvini dal palco ha tributato un minuto di raccoglimento. L'immagine di Charlie Kirk è stampata sulle magliette, indossate insieme al cappello Maga (Make America great again). Del resto ‘Senza paura' è lo slogan scelto dalla Lega per quest'edizione dello storico raduno, dopo l'omicidio nello Utah dell'attivista vicino al presidente Usa Donald Trump.

Oltre agli ospiti internazionali, Jordan Bardella del Rassemblement National francese, che in italiano ha ringraziato Matteo Salvini, definendolo "un esempio per tutta l’Europa delle Nazioni", e Flavio Bolsonaro, figlio dell’ex presidente brasiliano Jair, recentemente giudicato colpevole per il tentato golpe seguito alle elezioni del 2022, erano presenti i ministri Giuseppe ValditaraAlessandra LocatelliRoberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, insieme all’assessore regionale Alessandro Fermi, al sottosegretario regionale Mauro Piazza, e ai governatori Luca Zaia (Veneto) e Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia).

Tra i protagonisti indiscussi c'è anche il generale Roberto Vannacci, eurodeputato eletto con la Lega. Sotto il palco con lo slogan ‘Liberi e forti' accanto all'Alberto da Giussano e a Leone di San Marco, sul pratone spiccavano gli striscioni ‘In generale tutto benissimo!' e ‘Il mondo al contrario' di Roberto Vannacci, il cui discusso libro si trovava in vendita ai banchetti.

Nonostante l'aumento di popolarità per l'europarlamentare, tra i militanti in molti sono scettici rispetto ad un eventuale cambio al vertice, con l'investitura di Vannacci e una conseguente detronizzazione di Salvini. Fanpage.it ha raccolto gli umori della base. "Il Capitano è sopra o sotto il generale?", abbiamo domandato a un militante. "In questo momento è sopra", ha risposto un sostenitore convinto di Salvini, con tanto di barba verde. "Salvini è il capo della Lega…Cosa può succedere dopo? Andiamo avanti…". "Vannacci fa il suo mestiere, ma non penso diventerà il leader", ha detto ai microfoni di Fanpage.it un altro dei presenti. "I nuovi corsi vedremo…". La faccenda insomma non sembra chiusa.

Zaia su Vannacci frena: "Può essere un valore se fa il leghista"

Per il dopo Salvini a Pontida si fa anche il nome del governatore uscente del Veneto, Luca Zaia, ma lui per il momento se la ride e non sembra prendere sul serio la questione. Ma su Vannacci e sulla possibilità che il generale possa rappresentare la Lega dei prossimi 10 anni, Zaia frena: "Perché dovrebbe esserlo. In Lega abbiamo un sacco di persone in gambe, i segretari si scelgono nei congressi e coinvolgono il popolo della Lega. Vannacci può essere un valore se fa il leghista", ha detto il presidente del Veneto, che poi ha aggiunto: "Il segretario della Lega è Salvini, non si discute. Vannacci, pian piano si ‘leghizzerà'".

Pochi giorni prima dell'inizio della manifestazione di Pontida, Vannacci aveva pronunciato una frase molto controversa, visto il posizionamento dell'Italia nella guerra in Ucraina. In un'intervista rilasciata a Maria Rosaria Boccia, su ErreTv, aveva detto infatti di preferire Putin a Zelensky, motivando così la sua affermazione: "Putin negli ultimi vent'anni, governando la Russia, ha portato a un'esplosione di benessere, di ricchezza nella sua nazione. Gode del supporto popolare, cosa che Zelensky sembrerebbe perdere giorno dopo giorno. E quindi se dovessi paragonare l'attività politica dei due uomini, preferisco una persona come Putin".

Abbiamo chiesto oggi al governatore Luca Zaia cosa ne pensasse di questa provocazione: "Se sono imbarazzato? È una posizione personale, libera. Noi siamo il partito del rispetto. Dopodiché è innegabile che c'è una guerra e le guerre devono concludersi, oggi non possiamo più fare ‘partigianerie'. La gente sta morendo, non possiamo assistere pensando ancora che ci siano le fazioni", ha detto a Fanpage.it.

L'intervento dal palco di Vannacci: "Non ci arrendiamo a società meticcia"

Dal palco l'europarlamentare e segretario della Lega Vannacci ha lanciato i consueti messaggi aggressivi: "Oggi qua non vedo solo un popolo della Lega, vedo una generazione, la generazione di quelli che pensano che gli italiani abbiano sempre regalato al mondo bellezza, genio, progresso, arte, saper fare, degli italiani che non si arrendono, degli italiani che vogliono andare avanti, che superano le difficoltà. E non ci arrendiamo, noi di questa generazione, alla società multiculturale imposta, non ci rassegniamo alla società meticcia che vorrebbe qualcuno e non ci rassegniamo all'islamizzazione delle nostre città. Noi andiamo avanti, eccola la generazione di Pontida".

Nel discorso ha chiamato in causa un concetto caro alle estreme destre europee e globali, la remigrazione, un termine che significa letteralmente il ritorno volontario di una persona migrante nel suo paese di origine: "Non vogliamo regalare più nulla a nessuno. Non vogliamo cedere quello che a noi è costato sangue, sudore, fatica, lavoro, sacrificio a chi non riconosce la nostra civiltà, anzi, a chi vuole imporre le proprie tradizioni e la propria cosiddetta cultura sulla nostra. E se ne facciano una ragione, perché a questi signori che non rispettano le nostre norme, che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini, c'è solo un futuro. E si chiama remigrazione". Il concetto espresso dal generale è in piena continuità con la linea del Capitano, che nel suo intervento conclusivo ha lanciato una grande manifestazione "per i valori, i diritti, i confini e le libertà della civiltà occidentale", per il 14 febbraio prossimo.

Secondo Vannacci, il giuramento di Pontida del 7 aprile 1167 che sancì la nascita della Lega Lombarda "andrebbe insegnato nelle scuole, così come tante altre cose. Come Manzoni e gli eroi della X Mas, Durand de la Penne, Emilio Bianchi", ha detto a margine della due giorni leghista. "Se oggi chiedi a un ragazzo chi sono queste persone che hanno dato la vita per il Paese, non lo sanno – ha aggiunto -. Ma sanno chi è Greta Thunberg, che non ha combinato nulla".

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