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A Imola non si farà più il GP di Formula 1, gelato Salvini che un mese fa annunciava nuovi fondi

Nel 2026, salta il Gran premio di Formula 1 a Imola. Il calendario delle gare è stato ufficializzato oggi, e in Italia resterà solamente la corsa di Monza. Ma meno di un mese fa il ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini aveva stanziato 40 milioni di euro per i due GP, definiti “fondamentali volani economici e vetrine internazionali”.
A cura di Luca Pons
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Niente da fare, il Gran premio di Formula 1 a Imola non si terrà più. O, perlomeno, è saltato per il prossimo anno. L'annuncio è arrivato oggi con il calendario ufficiale delle gare, e ha confermato che in Italia si svolgerà un solo GP, quello di Monza. L'esclusione ha suscitato la delusione delle istituzioni locali, ma evidentemente avrà colto di sorpresa anche il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture: appena tre settimane fa, Matteo Salvini aveva annunciato con entusiasmo sui social di aver stanziato nuovi fondi per i prossimi sette anni. Il ministro aveva definito i due GP "fondamentali volani economici e vetrine internazionali per la Lombardia e per l’Emilia-Romagna". Ignorando, o mettendo da parte, il fatto che da tempo la corsa di Imola era in bilico.

Era noto, infatti, che il contratto del circuito con la Formula 1 sarebbe scaduto nel 2025. E il rinnovo per i prossimi anni era un'impresa quasi disperata. Con l'aumentare dell'interesse di molti Paesi nel mondo, le richieste economiche per avere un Gran premio sono diventate ben più alte. E considerando che Monza aveva rinnovato fino al 2031, nel settore si sapeva che con tutta probabilità il GP di Imola sarebbe stato ‘sacrificato'.

Mancavano le risorse, semplicemente, per permettersi di avere due gare in Italia. "Capisco le esigenze della Formula 1, ma perdere Imola è una vergogna, questi circuiti mi hanno fatto innamorare delle corse", aveva commentato in passato Max Verstappen, vincitore dell'ultimo GP romagnolo.

C'era una speranza, molto specifica, legata al solo 2026. La gara di Imola sarà di fatto sostituita da quella di Madrid (la seconda della Spagna), su un circuito che però deve ancora essere omologato. E dall'altra parte, il GP dell'Emilia-Romagna venne cancellato nel 2023 a seguito dell'alluvione. L'ipotesi era quindi che si riuscisse a negoziare un altro anno: correre a Imola nel 2026, anche per recuperare la gara annullata due anni fa, e rimandare di un anno l'ingresso di Madrid. Ma così non è stato.

La cosa che stupisce però è che, quando tutti questi elementi erano già ben noti, il governo Meloni abbia stanziato fondi per il Gran premio di Imola e quello di Monza, e non solo per il prossimo anno, ma fino al 2032. Si tratta di circa 40 milioni di euro ‘spalmati' su otto anni, cinque milioni di euro all'anno per i due circuiti.

I soldi sono indirizzati all'Aci Sport, la federazione che organizza i Gran premi in Italia. Quindi ora saranno utilizzati solamente per Monza. Il ministro Salvini, però, aveva esultato sui social: "Via libera ai fondi per i Gran Premi di Formula 1 di Monza e Imola. Un intervento concreto che evidenzia l’attenzione del governo verso questi appuntamenti". Aveva definito i GP "non solo eventi sportivi di livello mondiale", ma anche "volani economici e vetrine internazionali per la Lombardia e per l’Emilia-Romagna". Ma l'Emilia-Romagna perderà la sua corsa. E, almeno per i prossimi anni, sembra che l'unica speranza per Imola sarà di entrare nel giro dei circuiti storici che, dal 2027, saranno usati a rotazione per dei Gran premi.

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