A Ballarò di scena le larghe contese

A sei giorni esatti dalla decisione sul da farsi per evitare l'aumento dell'Iva, Ballarò (ecco il link alla nostra diretta live) tenta di spiegare cosa comporterebbe questo aumento, se l'eventualità che si concretizzi questa catastrofica prospettiva sia realmente così catastrofica, se insomma valga la pena concentrare l'attenzione su quella che pare solo una punta d'iceberg. Il siparietto che si concretizza in trasmissione tra Stefano Fassina, viceministro dell'economia e Annamaria Bernini, fedelissima del Pdl, è la sintesi più eloquente di quanto i tg e le dichiarazioni quotidiane dei portavoce parlamentari fanno passare velatamente, evitando i clamori che comporterebbero un'immediata rottura. Evidentemente il campo di discussione non poteva che essere quello della tanto discussa, vituperata e apparentemente accantonata Imu, l'imposta municipale che il Pdl ha ascritto tra i propri successi e che il Pd, con la buona educazione che è timidezza, o forse mancanza di coraggio, cerca ancora di far capire sia indispensabile rimodularla, rivederla, farla pagare solo ad una fetta relativa dei cittadini, ma farla pagare.

La lite che, tacitamente si sviluppa tra i due amici/nemici politici è a dir poco chiara e non lascia spazio ad interpretazioni, con Fassina che prova ragionevolmente a far capire alla Bernini che "Noi due l'Imu la possiamo pagare" e la risposta netta "Non ti lascerò togliere la tredicesima agli italiani anche quest'anno". A fronte di questo, con di mezzo il macigno delle divergenze in merito alla vicenda Berlusconi, non si capisce quale sia il senso di una compagine di governo che, come diceva Severgnini in puntata "E' nata senza l'elemento essenziale di tutte le altre grandi coalizioni europee, un'agenda di impegni da rispettare".