PODCAST

Stupro a Roma: come la destra cavalca il razzismo

Immagine
Audio wave

Segui Scanner.
Segui la rassegna stampa per capire il mondo, ogni mattina.

Immagine

Oggi alcune prime pagine dei quotidiani italiani si aprono su un fatto di cronaca drammatico avvenuto a Roma: una ragazza di 23 anni stuprata all’uscita della metropolitana. La notizia, denunciata ieri, è arrivata sui media con una narrazione ben precisa. Basta leggere i titoli: La Verità apre con "Stuprata da tre africani", evocando immediatamente una caccia allo straniero; Il Tempo rincara la dose parlando di "stupro shock, erano tre africani”.

Ti è piaciuto questo episodio di SCANNER?

La ragazza ha denunciato dopo essere arrivata in ospedale ed è bastato il breve racconto della dinamica e il dettaglio dell’essere stranieri per innescare la macchina della propaganda politica. Matteo Salvini è tornato immediatamente a invocare la castrazione chimica, trasformando un crimine odioso in uno strumento di campagna elettorale permanente.

È necessario, però, fermarsi e analizzare come questi eventi vengono raccontati. Spesso, fatti di cronaca nera diventano notizie politiche a seconda della nazionalità del presunto colpevole. I dati però raccontano un'altra storia: come riportato da Pagella Politica, la maggior parte degli abusi sessuali nel nostro Paese non è commessa da stranieri, ma da italiani. Nel 2022, ad esempio, il 57,8% delle violenze è stato perpetrato da connazionali, contro il 42,2% da stranieri. I dati del 2023 e del 2024 sono esattamente in linea con questo.

È fondamentale ricordare un concetto che spesso sfugge alla narrazione razzista che cavalca l’onda: chi commette violenza di genere, lo stupratore o l’assassino di donne, è quasi sempre una persona che ha le chiavi di casa. Lo abbiamo raccontato nella puntata speciale di Scanner Live registrata al Museo del Patriarcato organizzato da Action Aid. Non infatti è una classifica a chi è "più cattivo", perché ogni singola molestia è una sconfitta per la società, ma la distorsione della realtà serve a creare un nemico esterno.

Questo caso romano è l'esempio lampante di come un abuso – che va sempre condannato senza se e senza ma – venga utilizzato per alimentare il razzismo e il securitarismo. Nonostante l'attuale governo sia in carica da oltre tre anni, continua a cavalcare l'allarmismo invece di gestire la sicurezza. Abbiamo già visto dinamiche simili a Tor Tre Teste e al Quarticciolo, dove a fronte di episodi di violenza, l’estrema destra risponde con le ronde e la retorica della difesa del "proprio" quartiere, mentre le realtà sociali locali di ispirazione antifascista, che nascono per contrastare il disagio e la marginalità, rispondono con la solidarietà insieme al movimento femminista.
Anche oggi, la risposta della società civile non si è fatta attendere. Le realtà sociali antirazziste e femministe hanno convocato una manifestazione proprio davanti alla fermata della metro Jonio, teatro della violenza.
Lo slogan è chiaro: "Se toccano una, toccano tutte".

Mentre la piazza chiede solidarietà e diritti, la politica risponde riducendo tutto a un elemento fisico, una pulsione da sedare chimicamente. La narrazione sovranista dipinge il corpo della donna come un territorio invaso dallo straniero, un concetto che richiama tristemente i manifesti di Forza Nuova di qualche anno fa ("Difendila dall'invasore"), in cui si faceva leva sulla paura che la vittima potesse essere "tua madre, tua moglie, tua figlia".

Questa retorica è pericolosa e va arginata: abbiamo già visto dove può portare l'odio fomentato dalla narrazione razzista. Solo pochi anni fa, a Macerata, dopo il terribile femminicidio di Pamela Mastropietro, Luca Traini impugnò una Glock e sparò a nove persone a caso, ferendone sei, con l'unica colpa di avere la pelle nera. Quello fu l'esempio concreto di cosa accade quando la violenza di genere viene declinata in chiave razziale.

La violenza sulle donne non si combatte con la castrazione chimica o con la caccia all'uomo nero. Si combatte con l'educazione sessuo-affettiva, con la consapevolezza e l'inclusione: tutti strumenti che, purtroppo, continuano a trovare un muro da parte di questo governo.

Immagine

Segui Scanner.
Segui la rassegna stampa per capire il mondo, ogni mattina.

Immagine

Il podcast daily di Valerio Nicolosi per Fanpage.it: ogni mattina alle 7, una finestra sul mondo per capire cosa davvero sta accadendo. Politica estera, conflitti internazionali, migrazioni, politica interna e tematiche sociali raccontate dal giornalista con chiarezza e approfondimento. Con la voce di esperti e reportage direttamente dal campo - Palestina, Ucraina, Mediterraneo, Africa, Stati Uniti, America Latina e molto altro - SCANNER porta le storie dove accadono, per offrirti ogni giorno un’informazione completa, immediata e dal vivo.

[Altro]
api url views
Immagine

Segui Scanner.
Segui la rassegna stampa per capire il mondo, ogni mattina.