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Pedofilia, Vaticano condanna monsignor Wesolowski allo stato laicale

Il 66enne arcivescovo polacco ritenuto colpevole di abusi su minori quando era nunzio nella Repubblica Dominicana. Ora rischia l’arresto da parte della gendarmeria vaticana.
A cura di Antonio Palma
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Il Vaticano ha ritenuto l’ex nunzio nella Repubblica Dominicana, monsignor Jozef Wesolowski, colpevole di abusi nei confronti di minori, condannandolo allo stato laicale. Si è così concluso il processo canonico di primo grado contro il monsignore accusato di  abusi sessuali su minori quando era rappresentante pontificio nel Paese dell'America centrale. Una condanna pesante che lo costringe a svestire la tonaca e che apre le porte ad un prossimo arresto. Come ha spiegato il portavoce della sala stampa vaticana, Padre Lombardi, Wesolowski fino ad ora aveva "usufruito di una relativa libertà di movimento in attesa che la Congregazione per la Dottrina della Fede procedesse a verificare il fondamento delle accuse mosse a suo carico", mentre ora il prelato avrà limitazioni della libertà personale, affinché non si sottragga agli ulteriori processi penali a suo carico. Appena la sentenza canonica sarà definitiva, infatti, proseguirà a suo carico anche il procedimento penale presso gli organi giudiziari vaticani. Padre Lombardi ha anche specificato che "saranno adottati tutti i provvedimenti adeguati alla gravità del caso". L’arcivescovo ora ha due mesi di tempo per presente il proprio appello contro la decisione della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’ex Sant’Uffizio, oppure dovrà togliersi l'abito talare.

Le accuse di Pedofilia riferite dall'arcivescovo di Santo Domingo

Jozef Wesolowski era già stato richiamato da Papa Francesco in Vaticano l'estate scorsa dopo che l'arcivescovo di Santo Domingo, il cardinale Nicolas Lopez Rodriguez, si era rivolto direttamente al Pontefice riferendo sulle accuse di pedofilia mosse all'arcivescovo polacco. Per volere di Papa Francesco la Segreteria di Stato era intervenuta rapidamente richiamando il nunzio Wesolowski a Roma e sollevandolo dal suo incarico. Contemporaneamente era stata avviata un'indagine interna affidata alla Congregazione per la Dottrina della Fede che ora ha emanato il suo verdetto. Monsignor Wesolowski, 66enne polacco, ha alle spalle una lunga carriera diplomatica ed era arrivato a Santo Domingo nel gennaio del 2008. Nel 2013, però, alcune inchieste giornalistiche di una tv locale lo avevano accusato di pagare per far sesso con minori e di frequentare assiduamente una zona di Santo Domingo nota per la prostituzione minorile.

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