Patti Lateranensi: il Pdl salta il ricevimento in Vaticano, è strappo
I vertici del Pdl, a meno di repentini cambi di idea, seppur invitati non saranno presenti al tradizionale ricevimento in Vaticano che ogni anno celebra l’anniversario dei Patti Lateranensi. Sicuramente un affronto non ben digerito dalla segreteria di Stato vaticana e dalla presidenza della Cei che non hanno nascosto il disappunto per il rifiuto di Alfano e Berlusconi. Quello in atto in questi giorni però è solo l'ultimo degli strappi nel rapporto tra Chiesa italiana e centrodestra che dopo i lustri del governo Berlusconi appare sempre più lacerato soprattutto dopo l'ingresso in politica di Mario Monti. Non a caso in prima fila per il ricevimento dei Patti lateranensi ci saranno sia il Presidente del Consiglio uscente sia il leader dell'Udc Pierferdinando Casini a sancire una vicinanza già palese nei fatti.
A Letta il compito di rappresentare il centrodestra – Il messaggio di rottura del Pdl non è chiaro se sia volontario, ma di certo è la prima volta che accade e il fatto che ci troviamo in un momento politicamente così delicato come la vigilia elettorale, fa intravedere una lesione evidente fra Chiesa e centrodestra. A salvare le apparenze e i rapporti con il Vaticano ci sarà comunque la presenza del fidato ex sottosegretario del governo Berlusconi, Gianni Letta, a cui spetta il compito di "ambasciatore" del Cavaliere.