Parma, ammazzata a coltellate dall’ex: 30 anni all’assassino di Elisa

Un anno fa ha ucciso la sua ex con un coltello da cucina: oggi Luigi Colla, 43 anni, operaio, è stato condannato a 30 anni di carcere. Questa la pena decisa dalla corte del tribunale di Parma all'interno del processo per omicidio celebrato con rito abbreviato. La vittima, Elisa Pavarani, fu aggredita alle spalle nell'appartamento di in largo Carli, nella zona di via Sidoli, a Parma, dove l'ex compagno l'aveva invitata a tornare per portare via le ultime cose lasciate nella casa.

Trentanove anni, originaria di Sala Baganza, Elisa aveva posto fine alla relazione con l'operaio dopo 13 anni passati insieme. Colla, però, non aveva mai accettato quella decisione e il 10 settembre 2016 aveva ceduto alla rabbia e al rancore accoltellando brutalmente l'ex compagna. L'aggressione avvenne con tale ferocia che il coltello venne ritrovato con il manico spezzato. Una violenza efferata che è costata al quarantaduenne, subito individuato come responsabile, l'accusa di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione. Secondo il sostituto procuratore, Umberto Ausiello, l'uomo avrebbe meditato di uccidere Elisa per alcuni giorni e l'avrebbe quindi attirata nell'appartamento con un pretesto per mettere in atto il suo piano omicida.

A suffragare questa ipotesi, all'indomani del delitto, fu il ritrovamento di alcune ricerche nella cronologia del computer di Colla risalenti ai giorni precedenti l'omicidio. L'operaio aveva cercato su Google ‘delitto passionale‘,  ‘carcere di Parma' e ‘infermità mentale', condizione, peraltro, che non gli è stata riconosciuta dai periti del tribunale. Secondo lo psichiatra che lo ha esaminato, infatti, Colla era capace di intendere e di volere quando ha ucciso Elisa.