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Palermo, dimessa dal pronto soccorso: 52enne muore poche ore dopo per infarto

La donna è morta dopo essere tornata a casa. Per l’ospedale sarebbe stata lei a voler lasciare il pronto soccorso dopo l’esito negativo dell’elettrocardiogramma.
A cura di Antonio Palma
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Accusava forti dolori al torace e per questo si era fatta accompagnare al pronto soccorso dell'ospedale ma, dopo i primi accertamenti, è uscita con una ricetta medica su carta bianca in cui le veniva prescritto un farmaco generalmente consigliato per patologie gastriche. Poche ore dopo, tornata a casa, la donna è morta stroncata da un infarto. È la storia della signora S.B., una 52enne palermitana che domenica pomeriggio, in preda ai dolori, si era presentata all'ospedale Villa Sofia del capoluogo accompagnata dal nipote e deceduta poco dopo le dimissioni . È stato proprio l'uomo, dopo l'improvviso decesso della zia, a denunciare l'accaduto alle autorità chiedendo di fare chiarezza sul diagnosi e gli accertamenti clinici fatti in ospedale.

Sul caso la Procura della Repubblica di Palermo ha aperto immediatamente un fascicolo di indagine affidando il caso al pm Roberto Tartaglia che ora darà l'incarico al medico legale per l'esecuzione dell'autopsia. I risultati dell'esame post mortem infatti potrebbero dare un quadro più completo della situazione clinica della signora anche se nel frattempo le indagini vanno  avanti sula documentazione ospedaliera e sulle testimonianze dei presenti.

Dal suo canto infatti l'ospedale palermitano ha rivelato che in realtà,dopo i primi accertamenti, la signora avrebbe insistito per andare via al più presto senza permettere ai medici esami più approfonditi. Secondo la struttura sanitaria, la donna aveva lamentato dolori al torace e per questo era stata subito ammessa al triage anche senza i suoi dati anagrafici proprio al fine di velocizzare al massimo l'iter assistenziale. L'elettrocardiogramma però aveva dato esito negativo e a questo punto la signora avrebbe volontariamente abbandonato il Pronto soccorso lasciando il personale sanitario nella impossibilità persino di effettuare la registrazione dei dati anagrafici e di proseguire l'iter diagnostico con i controlli del caso.

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