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Padova, infermiere drogava e violentava le pazienti a letto: sette le vittime

L’uomo era stato arrestato dopo essere stato colto in flagrante mentre violentava una paziente priva di sensi: era stato ripreso dalle telecamere dei carabinieri piazzate nell’ospedale in cui lavorava.
A cura di Antonio Palma
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Sarebbero sei le pazienti drogate e violentate anche a più riprese mentre un'altra sarebbe stata resa incapace mediante violenza mentre era ricoverata. Queste le pesantissime accuse nei confronti di un infermiere 41enne in servizio in una struttura sanitaria di Padova, già arrestato il 4 gennaio scorso in flagrante dai carabinieri del Nas con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una paziente cinese di 58 anni che era ricoverata nel reparto di Neurochirurgia. Le indagini sul suo caso, coordinate dal sostituto procuratore Giorgio Falcone, infatti, hanno portato alla luce altri cinque casi analoghi a quella della paziente 58enne  che ora aggravano la posizione dell'uomo. Il sostituto procuratore di Padova titolare delle indagini nei giorni scorsi ha chiuso il fascicolo d'inchiesta a carico dell'infermiere 41enne e ora si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per l'uomo.

Secondo l'accusa l'uomo sarebbe protagonista di violenze sessuali contro alcune pazienti malate, ridotte da lui in uno stato di totale incapacità in seguito alla somministrazione forzata di sostanze narcotiche o di farmaci a base di benzodiazepine mentre si trovavano ricoverate nel reparto dell’Azienda ospedaliera di Padova in cui l'infermiere lavorava da sei anni. Le modalità degli abusi sessuali erano sempre le stessi: l'uomo sceglieva le vittime tra chi era più debole, poi le drogava infine ne abusava palpeggiandole nelle parti intime. Le violenze sarebbero andate avanti per mesi, almeno dal marzo 2016, e concluse solo con il suo arresto dopo essere stato incastrato quasi in diretta dalle telecamere piazzate dai carabinieri che avevano ricevuto alcune segnalazioni.

L'indagine infatti era partita grazie alla segnalazione di una paziente a inizio dicembre 2016 che aveva presentato un esposto alla magistratura dichiarando di aver subito una molestia sessuale. Sono scattate le indagini e sono state piazzate le telecamere che hanno ripreso lo stupro della 58enne e hanno portato negli istanti successivi all'arresto dell'uomo negli stessi locali dell'ospedale. Mentre per lui è scattato il carcere, le indagini sono proseguite con l'individuazione di altre cinque vittime di abusi più un caso in cui  avrebbe tentato di ridurre allo stato d’incapacità un’altra paziente senza riuscirci.

Nel primo caso, secondo l'accusa, l'uomo avrebbe agito con la forza, senza prima stordire la vittima toccando nelle parti intime la paziente ricoverata per una grave patologia e impossibilitata a difendersi.  In altri casi l'uomo invece avrebbe fatto uso delle benzodiazepine, in un altro ancora avrebbe stordito una donna collegata alla terapia endovenosa. In alcuni casi le vittime sarebbero state anche spogliate e fotografate. L’infermiere ora deve rispondere di violenza sessuale aggravata, stato d’incapacità procurato e peculato per aver sottratto farmaci.

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