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News sulla morte di Pamela Mastropietro

Pamela, anche gli ultimi due nigeriani fermati nel carcere di Ancona

Oltre a Oseghale, si tratta dei due ragazzi bloccati nella giornata di ieri, uno proveniente da Milano, l’altro rintracciato a Macerata. Sono stati interrogati a lungo nella notte.
A cura di Redazione
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Sono stati trasferiti nel carcere di Montacuto ad Ancona, in isolamento, con Innocent Oseghale, anche Desmond Lucky, 22 anni, e Awelima Lucky, 27 anni, nigeriani, entrambi fermati per la morte di Pamela Mastropietro. Per loro l'accusa è di concorso in omicidio, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere e concorso in spaccio di droga. Ad Ancona anche Luca Traini, accusato di strage aggravata per il raid xenofobo a colpi di pistola.

La seconda autopsia sul corpo di Pamela Mastropietro ha cambiato le carte in tavola, non solo per quanto concerne la dinamica dell'omicidio e la causa del decesso, ma anche sui possibili complici del o degli assassini. La nuova analisi, eseguita dal professor Mariano Cingolani ed ordinata dalla Procura, ha evidenziato l'intervento sul corpo di Pamela di una persona che doveva avere le competenze per eseguire determinati tagli, forse proprio con l'obiettivo di depistare le indagini e indurre gli inquirenti a pensare che la diciottenne sia morte per overdose. Un'eventualità comunque non del tutto esclusa, dato che saranno necessari ulteriori esami di laboratorio per capire se determinate lacerazioni, alla testa e al fegato, siano state eseguite primo o dopo il decesso.

Non è tutto. Ci sono anche "elementi significativamente rilevanti" che la morte di Pamela Mastropietro sia stata causata da un "omicidio volontario" nella relazione preliminare che il medico legale ha inviato alla Procura ieri sera. Lo rende noto la Procura di Macerata.

Secondo il racconto di Oseghale, l'uomo, in compagnia di Lucky che avrebbe fornito l'eroina, sarebbe salito in casa con la diciottenne. La giovane, che non assumeva droga di diversi mesi, sarebbe andata in overdose. Oseghale sarebbe dunque scappato, ritornando poi in casa e trovando i due trolley, con il corpo della giovane fatto a pezzi all'interno. La sera stessa l'uomo ha chiesto ad un amico camerunese di accompagnarlo a Pollenza, sempre in provincia di Macerata, dove appunto sono stati trovati i due trolley. Lucky, invece, ha ribadito di non aver mai spacciato e di non essere mai salito in mansarda con Oseghale e Pamela.

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