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Norvegia, abusi su minori migranti in cambio di richieste d’asilo: nei guai ex ministro

Il 72enne Svein Ludvigsen accusato formalmente dalla magistratura norvegese di aver abusato sessualmente di tre migranti minorenni approfittando della loro situazione di difficoltà. I fatti risalgono al periodo in cui il politico era amministratore locale: avrebbe preteso che i minori fossero a sua completa disposizione in cambio di aiuti per le richieste d’asilo.
A cura di Antonio Palma
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Approfittando del suo ruolo e delle sue conoscenze avrebbe abusato di tre migranti minorenni in cambio dell'aiuto per la loro richiesta d'asilo nel Paese. Queste le pesantissime accuse formulate dalla magistratura norvegese contro un ex ministro locale, Svein Ludvigsen, considerato ancora un esponente importante del partito conservatore attualmente al governo. Secondo gli inquirenti, i fatti risalgono al periodo in cui il 72enne era amministratore locale: Ludvigsen avrebbe approfittato della sua posizione di governatore regionale e, sfruttando la situazione di vulnerabilità dei richiedenti asilo, avrebbe abusato sessualmente di loro.

Come ha spiegato il procuratore Tor Borge Nordmo in una conferenza stampa, le violenze sarebbero andate avanti per lungo tempo, nel periodo tra  il 2011 e il 2017, e sarebbero avvenute sia nella casa di campagna del politico sia negli hotel e persino nell'ufficio dello stesso governatore a Tromso, nel nord della Norvegia, senza che nessuno si accorgesse o rivelasse nulla. L'uomo avrebbe pretesto che i minori fossero a sua completa disposizione in cambio di aiuti significativi nell'accoglimento delle loro richieste  per lo status di profughi. Le tre vittime sono ora maggiorenni  e uno di loro soffre di una lieve disabilità intellettiva e ciò aggrava la posizione giuridica dell'ex ministro. Le accuse erano emerse  all'inizio di quest'anno e il politico era stato anche arrestato prima di essere rimesso in libertà provvisoria in attesa di giudizio dopo cinque settimane di detenzione. Svein Ludvigsen dal suo canto rigetta le accuse e si proclama innocente.

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