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Non vuole portare il velo, la madre la rasa a zero: la procura toglie la 14enne alla famiglia

La ragazza, quattordicenne originaria del Bangladesh, ha raccontato tutto alla propria insegnante e alla preside dell’istituto scolastico, le quali hanno provveduto a denunciare la famiglia ai carabinieri. La vicenda è ora al vaglio della procura e dei servizi sociali, che hanno deciso di togliere i tre figli alla famiglia d’origine, affidandoli a una comunità.
A cura di C. M.
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Non voleva mettersi il velo, così non appena usciva dalla casa di famiglia se lo toglieva e andava in giro e a scuola a capo scoperto e poi lo rimetteva per rincasare. Fatima (nome di fantasia) voleva ribellarsi a un'imposizione della famiglia, indossava il velo perché così voleva sua madre, nonostante non fosse d'accordo. Per un periodo la ragazzina, quattordicenne originaria del Bangladesh, è riuscita a nascondere alla famiglia lo stratagemma, finché qualche sera fa è stata scoperta dalla madre, che per punizione le ha tagliato i capelli a zero. Arrivata a scuola il giorno successivo, Fatima non ha potuto negare l'evidenza e alle domande della professoressa ha risposto raccontando cosa fosse successo e per quale motivo da un giorno all'altro si è ritrovata con i capelli completamente rasati. Stando al racconto di Fatima, già un'altra volta la madre l'aveva punita per lo stesso motivo: scoperta a togliersi il velo fuori casa, alla ragazza venne tagliata una ciocca di capelli per punizione, una sorta di avvertimenti. Mercoledì sera, però, stando al racconto di Fatima, la situazione sarebbe precipitata e la punizione è divenuta molto più dura. Una volta raccontato tutto all'insegnante e alla preside dell'istituto scolastico, la famiglia di Fatima è stata denunciata ai carabinieri e la vicenda al momento è al vaglio della procura minorile e dei servizi sociali.

Stando a quanto riporta Il Resto Del Carlino: "Ai carabinieri, sono stati riferiti anche ben altri dettagli che delineano una situazione familiare difficile, fatta di pressioni psicologiche insopportabili per una ragazza di soli quattordici anni. Una pressione tale da spingere la ragazza a raccontare di non voler più stare con la propria famiglia e di temere di essere rimandata in Bangladesh. Più volte l’adolescente è stata duramente insultata e apostrofata dalla madre. Una sorte, quella del velo, toccata anche alle sorelle che, però, hanno sempre accettato l’imposizione, adeguandosi. I genitori di Fatima, inoltre, le avrebbero anche imposto di non parlare con i ragazzi e, di recente, di non avere nessun rapporto nemmeno con le sue amiche.

La ragazza al momento risulta affidata a una comunità protetta, su decisione dei servizi sociali d’intesa con la Procura per i minorenni di Bologna. Stesso provvedimento adottato anche per le due sorelle.

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