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Nicola Zingaretti: “‘L’Espresso’ su inchiesta Lega descrive sistema torbido, ma 5S sono complici”

L’affondo del segretario del Pd Nicola Zingaretti al M5S: “I 5Stelle provano, ogni giorno, con dichiarazioni e comunicati, a prendere le distanze dalla Lega. Succede oggi, sul caso Siri, sulla mafia rom di Latina. La smettano. Sono complici di questo sistema. Coi loro voti sostengono Salvini”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"L'inchiesta del settimanale ‘Espresso' sulle donazioni alla Lega è pesante e descrive un sistema torbido. Siamo garantisti ed aspettiamo, prima di emettere giudizi, la parola definitiva che può essere espressa, in un paese civile, solo dai tribunali e dalla Magistratura. Politicamente però mi preme sottolineare un passaggio: i 5Stelle provano, ogni giorno, con dichiarazioni e comunicati, a prendere le distanze dalla Lega. Succede oggi, sul caso Siri, sulla mafia rom di Latina. La smettano. Sono complici di questo sistema. Coi loro voti sostengono Salvini, la Lega e tutto quel mondo al governo del Paese", Lo ha dichiarato in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

"O dopo le parole seguono i fatti, oppure quella dei 5Stelle è solo ipocrisia – ha proseguito – Ogni giorno che passa sono sempre più complici di Matteo Salvini. Complici. Amiamo l'Italia e all'Italia serve lavoro, alzare i salari più bassi, dare incentivi alle imprese, aprire i cantieri, investire sulla scuola, avere una politica estera degna di questo nome. Un'altra possibilità c'è e noi la stiamo organizzando. Ma il problema, ora, è questo governo del nulla".

Dopo la pubblicazione dell'inchiesta sui fondi del Carroccio i pentastellati hanno chiesto chiarimenti al ministro: "Ho letto con particolare attenzione l'inchiesta dell'Espresso di oggi che ricostruisce operazioni societarie e finanziarie che chiamano in causa esponenti della Lega e uomini chiave della macchina organizzativa del partito del vicepresidente del consiglio Matteo Salvini – ha detto il senatore Primo Di Nicola, vice capogruppo del Movimento 5 Stelle di Palazzo Madama – Uomini in alcuni casi posti ai vertici di enti e organismi pubblici su indicazione del Carroccio e protagonisti persino di ricche compravendite immobiliari di cui il settimanale evidenzia l'opacità A questo punto servono risposte chiare da parte delle Lega".

"Così come si aspettano risposte dal partito di Salvini – prosegue la nota del senatore Cinque Stelle – sul caso Siri e gli inquietanti legami con Paolo Arata, imprenditore dell'eolico socio in affari con l'imprenditore Vito Nicastri sotto accusa per aver finanziato la latitanza del super boss Matteo Messina Denaro e proprio in ragione di queste collusioni oggetto del più grande sequestro di beni, oltre un miliardo di euro, mai ordinato sul fronte della lotta antimafia in Italia. In attesa di questi chiarimenti dai vertici del Carroccio si rende sempre più urgente una iniziativa della Commissione Antimafia affinché sia fatta luce su quello che, a mio avviso, appare come uno dei più allarmanti episodi del legame tra mafia, affari e politica. Mai gli interessi economici di Cosa Nostra erano riusciti a penetrare così alti livelli di governo, a causa dell'operato di Arata e delle improvvide iniziative legislative del sottosegretario Siri".

La replica di Matteo Salvini

Quella de L'Espresso "è la sedicesima inchiesta" sui fondi della Lega"aspetto la diciassettesima". Lo ha detto il ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini a margine di un comizio a Palazzolo Milanese. "I 5Stelle chiedono chiarimenti? Non c'è niente da chiarire, fantasia", ha replicato il vicepremier leghista.

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