“Negra anti-italiana”, gli insulti su Facebook contro il ministro Kyenge

All'inizio era stata l'"opposizione totale" della Lega Nord contro "il ministro che favorisce i clandestini". Ma dal niet del Carroccio agli insulti razziali il passo è stato breve. E così nei confronti di Cécile Kyenge, neo responsabile per l'Integrazione, primo ministro di colore della storia della Repubblica italiano, sono arrivate pesantissime offese su Stormfront, Duce. net, Facebook: "scimmia congolese", "governante puzzolente", "zulù" ed altri epiteti che non vale la pena riportare. Parole impronunciabili che rendono ben chiara l'idea su come a contare, per determinati individui, non siano le competenze, ma esclusivamente il colore di pelle della Kyenge. Sulla questione è intervenuta immediatamente Laura Boldrini che ha definito questi insulti “indegni di un paese civile”. Il presidente della Camera ha spiegato: "Come molti e molte, nel vederla giurare al Quirinale ho avvertito anche io che l'Italia stava facendo un passo avanti importante non solo per i ‘nuovi italiani', ma per tutti noi, perché capiamo finalmente quanto ricco, contemporaneo e antico al tempo stesso, sia l'incontro tra le culture". Questo percorso "può non piacere a tutti. Però non è in alcun modo tollerabile la volgarità razzista mirata contro una persona per il colore della pelle", ha aggiunto Boldrini. La libertà di espressione «non c'entra: in alcuni siti si pratica un sistematico incitamento all'odio razziale, che resta un reato anche se espresso via web. E molto gravi sono anche le parole usate da qualche esponente politico (con riferimento alle parole dei vari leghisti, ndr), che vanno ben oltre il legittimo dissenso sulle iniziative che Cecile Kyenge intende promuovere. Ritengo inaccettabile che queste bassezze possano, anche grazie alla compiacenza di una parte dell'informazione, entrare nel circuito della discussione politica senza suscitare l'esecrazione che meritano".