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‘Ndrangheta: droga tra Calabria e Usa, sequestrati beni per 2 milioni

I sequestri a seguito dell’operazione New Bridge che ha smantellato un traffico di droga gestito dalla famiglia di ‘ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica e da quella mafiosa dei Gambino di New York City.
A cura di A. P.
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Beni per un valore di oltre due milioni di euro sono stati sequestrati a diversi soggetti già colpiti da provvedimento di fermo eseguito nell'ambito dell'operazione denominata "New Bridge" che ha portato alla scoperta di un'organizzazione transazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti tra Calabria e America. L'operazione, svolta in collaborazione tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano ed il Federal Bureau of Investigation degli Usa, ha smantellato un ingente traffico di eroina e cocaina avente come riferimento la famiglia di ‘ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica e quella mafiosa dei Gambino di New York City, collegata ad un altro gruppo mafioso armato insediatosi nel territorio della provincia di Benevento. I sequestri sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, con la collaborazione delle Questure di Benevento e Catanzaro, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

Le indagini patrimoniali a carico degli arrestati, scattate successivamente al provvedimento di fermo, avevano consentito di stabilire una sproporzione tra i redditi dichiarati al fisco e le disponibilità economiche e gli ingenti investimenti effettuati dai soggetti interessati. Tra i beni sequestrati oggi anche attività commerciali e terreni.  In particolare il provvedimento del gip, su richiesta della Procura distrettuale antimafia, dispone il sequestro di un bar e di un appartamento a Montefalcone di Val Fortore (Benevento) e di un ristorante, due imprese, un'associazione culturale, un fabbricato, diverse autovetture e quattro terreni in Calabria, tra Gioiosa Ionica e Squillace. Disposto anche il sequestro di tutti i rapporti bancari degli indagati.

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