Vuole essere visitato di nuovo e sfonda a calci e pugni la porta della clinica Villa Betania

Vuole entrare di nuovo nel Pronto Soccorso dopo essere stato già visitato e sfonda a calci e pugni la porta della Clinica Villa Betania. È accaduto ieri sera nella struttura sanitaria di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. A denunciarlo l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero. L'aggressore, secondo la ricostruzione, un nigeriano di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale, è stato poi denunciato per resistenza a Pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato.

Sfonda la porta del Pronto Soccorso e viene denunciato

Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia di Stato dell'Ufficio Prevenzione Generale, che erano di pattuglia durante il servizio di controllo del territorio, ai quali è giunta la segnalazione. I poliziotti, giunti sul posto, sono stati avvicinati da una guardia giurata la quale ha raccontato che, poco prima, un uomo, dopo essere stato visitato, aveva dato in escandescenze poiché pretendeva di accedere nuovamente alla struttura ospedaliera, inveendo contro le persone in attesa e prendendo a calci e pugni la porta di ingresso del presidio ospedaliero, danneggiandola.

Ha aggredito anche i poliziotti

Gli operatori, pertanto, hanno accompagnato l'uomo presso gli uffici di polizia dove lo stesso ha iniziato a spintonarli fino a quando, non senza difficoltà, è stato bloccato. Un 27enne nigeriano, con precedenti di polizia e irregolare sul territorio nazionale, è stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato.

Nessuno Tocchi Ippocrate: “60esima aggressione”

Per Nessuno Tocchi Ippocrate si tratterebbe della 60esima aggressione avvenuta contro personale sanitario:

La guardia giurata in servizio presso il pronto soccorso di Ponticelli ha raccontato che, poco prima, un uomo di 27 anni di origine nigeriana, dopo essere stato visitato, aveva dato in escandescenze poiché pretendeva di accedere nuovamente alla struttura ospedaliera inveendo contro le persone in attesa e prendendo a calci e pugni la porta di ingresso del presidio ospedaliero danneggiandola. Grazie a suddetta porta non è riuscito ad aggredire fisicamente il personale sanitario, resta tanta paura e le solite aggressioni verbali e minacce.