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Vittima di revenge porn denuncia il compagno, lui non la trova a casa e picchia la sorella

A Frattaminore, un uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, stalking e revenge porn: aveva mandato in ospedale la compagna per le botte subite, poi aveva diffuso un suo video hard in Rete. Non pago, non trovandola in casa ha aggredito anche la sorella di lei: la donna era andata a denunciarlo, e al ritorno i carabinieri lo hanno arrestato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Prima picchia la compagna, poi ne diffonde i filmati intimi in Rete. Lei, finita in ospedale, trova la forza di denunciarlo, ma lui rincasando e non trovandola in casa, ignaro che la donna sia in caserma, riversa la sua ira sulla sorella di lei, che era in casa per accudire la figlia della coppia, di soli 7 anni. Si tratta dell'ennesimo caso di violenza sulle donne, l'ultimo in ordine di tempo che si registra dall'inizio dell'anno in Campania. Neanche l'avvicinarsi delle feste natalizie sembrano calmare gli animi dei violenti, che continuano come se nulla fosse a picchiare, maltrattare e in casi ancor più gravi uccidere le proprie compagne, mogli e fidanzate. Gli ultimi due episodi, ultimi purtroppo solo cronologicamente, sono avvenuti a Frattaminore e Pozzuoli, nell'area nord-occidentale della provincia partenopea, con quello frattese che assume particolari contorni inquietanti.

Lei vuole lasciarlo, lui inizia a perseguitarla

Lui, un uomo del posto di 43 anni, si trova ora in carcere, in attesa di giudizio. Dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, stalking e revenge porn e rischia pene severissime in caso di condanna. La vittima è la sua compagna, ma anche la sorella di lei, "colpevole" solo di essersi trovata in casa al posto della sorella. Secondo quanto accertato dai carabinieri, la coppia era in fase di separazione, uno dei casus belli più frequenti negli episodi di violenza sulle donne. Già da un mese, l'uomo aveva iniziato a perseguitarla con minacce, violenze di ogni tipo, pedinamenti, telefonate minatorie, e così via. La donna però non si era mai rivolta alle forze dell'ordine, neppure quando qualche giorno fa l'uomo l'aveva picchiata brutalmente, mandandola all'ospedale con ferite giudicate guaribili in 15 giorni.

Dopo la violenza, il revenge porn

L'uomo però aveva deciso di alzare ulteriormente il tiro: e aveva così diffuso su internet un video che ritrae la coppia in un momento di intimità. Video di cui però la donna neppure sapeva dell'esistenza, portandola così sull'orlo del baratro. Ed è stato solo a questo punto che si è fatta coraggio e si è rivolta ai carabinieri per denunciare l'uomo. Ma mentre si trovava in Caserma, l'uomo è rientrato a casa non trovandola ma vedendo invece la sorella di lei, impegnata ad accudire la bimba di 7 anni, figlia della coppia. E così, suo malgrado, è stata proprio la sorella a diventare il nuovo bersaglio dell'uomo, che le si è scagliato contro inveendo contro di lei. Fortunatamente, proprio in quei momenti sono arrivati i Carabinieri, che lo hanno sorpreso sul fatto. Arrestato, si trova ora in carcere, in attesa di giudizio, e deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, stalking e revenge porn.

A Pozzuoli in manette un 27enne

Nelle stesse ore un altro episodio a Pozzuoli, dove un 27enne è stato arrestato per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti dell’ex fidanzata. Proprio la denuncia della donna ha permesso ai carabinieri di intervenire ed al Tribunale di Napoli di emettere su richiesta della Procura un provvedimento cautelare nei suoi confronti. Anche lui, in caso di condanna, rischia pene severissime.

I Carabinieri: "Denunciate, sempre"

Casi che dimostrano come i numeri riguardanti la violenza sulle donne continuino ad aumentare: basti pensare che da gennaio ad oggi, i carabinieri di Napoli hanno raccolto 971 denunce per maltrattamenti in famiglia, con 306 persone arrestate, 653 denunciate a piede libero e 159 divieti di avvicinamento notificati. Alto anche il numero delle denunce per stalking: 700 denunce raccolte, 144 arresti, 390 denunce a piede libero e 166 divieti di avvicinamento emessi. Numeri che riguardano solo Napoli e provincia e che testimoniano come il problema della violenza sulle donne sia una piaga sociale ancora lunga da debellare.

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