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Villa Romana di Minori, pronti 5 milioni di euro per il progetto di restauro

Cinque milioni di euro per finanziare il restauro della Villa Romana di Minori. Lo ha reso noto la stessa Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, che cura il sito archeologico. Proprio sui resti della villa, risalente al I secolo dopo Cristo e fino al 2019 il secondo sito più visitato della provincia di Salerno, è nato poi il nucleo originario dell’odierna Minori.
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A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Villa Romana di Minori ben visibile tra i palazzi della cittadina salernitana.
La Villa Romana di Minori ben visibile tra i palazzi della cittadina salernitana.

Sono cinque i milioni di euro stanziati per i progetti di ristrutturazione dell'antica Villa Romana di Minori. Lo ha reso noto la stessa Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, che cura il sito archeologico. Grazie a questo finanziamento, sarà possibile dunque effettuare sia i sopralluoghi che evidenzino le maggiori criticità da risolvere legate alla villa, e poi passare al restauro vero e proprio, che possa restituire uno dei gioielli dell'Antica Roma allo splendore che merita.

Attualmente sono in itinere le fasi di progettazione ad opera del gruppo di lavoro dei funzionari di questa Soprintendenza, guidato dalla Soprintendente Francesca Casule", spiega la Soprintendenza di Salerno e Avellino, che aggiunge anche come "attraverso accordi intercorsi con università e centri di ricerca, primo fra tutti l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del nostro Ministero, si opererà per il recupero degli apparati decorativi della Villa (stucchi, mosaici, intonaci dipinti) a partire da un primo intervento pilota che si cercherà di impostare come cantiere-scuola".

Uno dei mosaici interni della Villa Romana di Minori (Foto Soprintendenza Salerno e Avellino)
Uno dei mosaici interni della Villa Romana di Minori (Foto Soprintendenza Salerno e Avellino)

La Villa Romana di Minori è un piccolo gioiello incastonato lungo la baia della Costiera Amalfitana: fino al 2019, ultimo anno in cui le visite ai parchi archeologici e ai musei erano ancora libere e non soggette a restrizioni per il Coronavirus, era risultato il secondo museo più visitato dell'intera provincia di Salerno, in netta crescita già rispetto agli anni precedenti. Poco si sa della Villa Romana in quanto tale: né chi la possedesse (con ogni probabilità un senatore romano), né quando questa venne abbandonata. Di certo, la datazione risale al I secolo dopo Cristo, nell'età giulio-claudia (generalmente compresa tra il 27 avanti Cristo ed il 68 dopo Cristo), alla vigilia dunque del periodo di massima prosperità dell'Impero Romano (il cui "apice" viene tradizionalmente collocato nel 117 dopo Cristo, sotto l'imperatore Traiano quando i confini raggiunsero la massima estensione, partendo dalla Scozia e arrivando fino all'odierno Iraq, inglobando di fatto l'intera Europa al di qua del Danubio, l'intera fascia mediterranea dell'Africa e tutto l'attuale Medio Oriente). Le rifiniture interne sono tali che si presume il proprietario fosse, se non un ricco senatore, sicuramente un cittadino molto benestante.

L'enorme estensione della Villa, circa 2.500 metri quadrati e su due piani, incastonata nella Baia che all'epoca era letteralmente immersa nel verde e bagnata anche dal fiume Regina Minor, lascia poco margine di dubbio. Fu proprio in seguito all'abbandono che si sviluppo il nucleo dell'odierna Minori: come già sarebbe accaduto con altre città che si sono sviluppati all'interno delle enormi ville romane abbandonate durante il crollo dell'Impero (il caso più noto è quello di Spalato, in Dalmazia, il cui centro storico odierno coincide con l'antico palazzo imperiale di Diocleziane nel quale si rifugiarono gli abitanti della zona in seguito alle invasioni barbariche), anche Minori nacque "all'interno" dell'enorme villa. Oggi è infatti ben visibile, ed incastonata tra i palazzi, una parte dell'antica piscina che faceva parte delle terme della villa, finita nei secoli nel dimenticatoio fin quando, a fine Ottocento, venne scoperta per caso, in seguito a dei lavori nella zona che portarono alla luce, così come un crollo nel 1932, qualcosa di più che dei semplici resti antichi, ma una vera e propria enorme villa romana.

L'area del Ninfeo della Villa Romana di Minori. (Foto Mibact)
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