Villa Ebe a rischio crollo: sotto sequestro il Castello di Pizzofalcone
Uno dei palazzi più noti di Napoli è stato posto sotto sequestro dai carabinieri del Nucleo per la Tutela su richiesta della Procura partenopea: si tratta di Villa Ebe, conosciuta anche come Castello di Pizzofalcone, che sorge appunto sull'omonima collina di Napoli, su un lato del Monte Echia. Secondo i risultati delle indagini di militari e magistrati, a Villa Ebe, di proprietà del Comune di Napoli, è stato rinvenuto un elevato stato di degrado: la palazzina è considerata anche a rischio crollo, una minaccia e un pericolo per l'incolumità pubblica. All'interno di Villa Ebe, poi, aveva trovato rifugio una coppia di stranieri, che è stata fatta allontanare dai carabinieri. Contestualmente, i militari dell'Arma, sempre su richiesta della Procura di Napoli, hanno posto sotto sequestro anche il Cimitero dei Colerosi, cimitero monumentale dismesso che sorge nell'area di Poggioreale e che, analogamente a Villa Ebe, presentava un elevato stato di degrado.
La storia di Villa Ebe
Il Castello di Pizzofalcone fu edificato nel 1922 su volere del noto architetto napoletano, di origini scozzesi, Lamont Young, che ne fece la sua dimora personale. Villa Ebe fu costruita sulla falsariga di Castello Aselmeyer, il palazzo che domina il corso Vittorio Emanuele, progettato 20 anni prima dallo stesso Young, nello stile vittoriano tipico dell'architetto partenopeo. Un lato di Villa Ebe fu adibito a dimore di Young, l'altro come dimora della famiglia Astarita: questa parte però venne completamente distrutta da un bombardamento degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1929, proprio nel Castello di Pizzofalcone, Lamont Young si tolse la vita.