Piantagione di marijuana nell’ex Polverificio Borbonico di Pompei: sequestrate 18mila piante
Una grossa pianatagione di marijuana, oltre 2mila metri quadrati di superficie è stata scoperta dai carabinieri della locale stazione a Pompei, nella provincia di Napoli: la scoperta più grande, però, è stata quella di appurare come la piantagione fosse stata creata all'interno di un'area demaniale, quella dell'ex Polverificio Borbonico, ricadente nel Comune di Scafati (Salerno) e attualmente di proprietà del Parco Archeologico di Pompei.
I militari dell'Arma, impegnati in servizi di controllo del territorio nell'area dell'ex Polverificio (che all'epoca era uno stabilimento di produzione e lavorazione di polveri da sparo), hanno avvertito l'inconfondibile odore della marijuana, scoprendo un ingresso segreto e abusivo: anche grazie all'ausilio dei droni, i carabinieri hanno così scoperto una vasta area dedita alla coltivazione della marijuana. Nella fattispecie, la piantagione si estendeva su un'area di circa 2mila metri quadrati, tra l'ex struttura dei Borbone e il centro commerciale La Cartiera di Pompei.
La piantagione irrigata con l'acqua del fiume Sarno
I militari dell'Arma hanno scoperto che ignoti si sono illecitamente impossessati dell'area demaniale, impiantandovi una serra di marijuana, occultata alla vista dall'esterno da una fitta vegetazione e accessibile soltanto tramite un ingresso abusivo ricavato mediante una breccia nel muro di cinta dell'ex sito borbonico.
La piantagione era debitamente irrigata, come hanno scoperto i carabinieri, mediante un sistema automatizzato di pompaggio che attingeva direttamente dal vicino fiume Sarno. Al termine delle operazioni, i militari hanno posto sotto sequestro 18mila piante di marijuana, per un peso complessivo di 9 tonnellate di sostanza stupefacente.
