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Un enorme coccodrillo al Maschio Angioino: è la scultura di Francesco Vezzoli

Una nuova scultura arriverà in città nell’ambito del progetto “Napoli Contemporanea”. Si intitola “Lacrime di coccodrillo” in omaggio alla leggenda di Castel Nuovo.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Dopo la Venere degli Stracci del Pistoletto in piazza Municipio a Napoli, purtroppo andata in fiamme nel rogo del 12 luglio scorso, arriva un'altra importante opera d'arte in città. Il coccodrillo di Francesco Vezzoli al Maschio Angioino, omaggio all'antica leggenda del grosso anfibio che, secondo la tradizione riportata dal filosofo abruzzese Benedetto Croce, si sarebbe aggirato nei sotterranei del Castel Nuovo. Si tratta in questo caso di un'opera originale dell'artista bresciano di fama mondiale.

A Napoli la scultura "Lacrime di coccodrillo" di Francesco Vezzoli

L'installazione rientra nel programma "Napoli Contemporanea" del Comune di Napoli, dedicato all'arte pubblica, presentato dal sindaco Gaetano Manfredi e curato dal suo consigliere Vincenzo Trione. Dopo l'opera di Michelangelo Pistoletto, installata in piazza Municipio il 28 giugno scorso, la seconda tappa è l'inaugurazione del coccodrillo di Vezzoli. L'opera si intitola "Lacrime di coccodrillo" ed è "una scultura concepita come pezzo unico, ispirata dalla leggenda narrata da Benedetto Croce sul coccodrillo grazie al quale la Regina Giovanna II faceva sparire gli amanti sgraditi", come spiega il Municipio in una nota.

Il coccodrillo ha sostituito la Partenope: la curiosità

L'arrivo dell'opera di Vezzoli a Napoli è finanziato dal Ministero della Cultura che ha messo a disposizione un budget di 150mila euro nell'ambito del Piano per l’Arte contemporanea (PAC) per l'anno 2021, finalizzato all’acquisizione, alla produzione e alla valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano.

Inizialmente il Comune di Napoli aveva richiesto il finanziamento per un'altra opera di Vezzoli, dal titolo "“Partenope” da collocare in Castel Nuovo e per arricchire la dotazione del Museo civico ivi presente", come si legge negli atti. Il finanziamento è stato approvato dal ministero. Poi, però, si è optato, di concerto con l'autore, per acquisire l’opera “Lacrime di coccodrillo” al posto di Partenope. Il ministero ha autorizzato la variazione progettuale.

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