Un basso nel cuore di Napoli trasformato in un bancomat per soldi falsi: 19 persone arrestate

Una organizzazione criminale dedita alla vendita di banconote false è stata scoperta dai carabinieri nel cuore di Napoli: questa mattina, lunedì 27 febbraio, i militari del Comando Antifalsificazione Monetaria, insieme a quelli del Comando Provinciale di Napoli e di Brescia, hanno arrestato 19 persone su richiesta della Procura partenopea: tra queste, 9 persone sono finite in carcere, mentre 10 agli arresti domiciliari; per altri 5 indagati, invece, è scattata la misura del divieto di dimora.
Le indagini si sono avvalse di tecniche di investigazione tradizionali quali, ad esempio, l’osservazione, il controllo ed i pedinamenti, nonché dell’utilizzo di attività tecniche di intercettazione delle comunicazioni, anche tra presenti, e di videoregistrazione dei luoghi ove gli indagati conducevano le illecite attività: questo ha permesso ai militari dell'Arma di scoprire che gli indagati avevano utilizzato come base, dalla quale vendevano le banconote false, un cosiddetto basso nel quartiere Vasto, nel cuore di Napoli.
Il basso seguiva gli orari di apertura di un normale negozio
Le attività del gruppo criminale si concentravano prevalentemente nel suddetto basso (termine dialettale per indicare un terraneo, ndr): acquirenti da tutta Italia, a volte anche dall'estero, si mettevano in fila all'esterno per acquistare le banconote false. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato altresì che il basso era aperto nei giorni feriali dalle ore 12 alle 19.30, mentre restava chiuso durante i festivi, come fosse un normale esercizio commerciale.
Scoperti due depositi nei quali venivano custoditi i soldi falsi
Nel corso delle attività investigativa, partita nel febbraio del 2022, i carabinieri hanno anche individuato due depositi nei quali l'organizzazione criminale teneva nascoste le banconote false. I militari dell'Arma hanno anche rinvenuto e sequestrato un parco veicoli nella disponibilità del gruppo, grazie ai quali gli indagati si spostavano, di volta in volta, per prelevare le banconote acquistate dai "clienti".