video suggerito
video suggerito

Ucciso con un coccio di bottiglia a Napoli, fermato 29enne: ripreso in volto dalle telecamere

Bloccato in 24 ore il presunto assassino del 27enne ucciso la notte del 2 luglio a Napoli: ripreso dalle telecamere, è stato intercettato il giorno successivo e sottoposto a fermo.
A cura di Nico Falco
89 CONDIVISIONI
Immagine

È stato arrestato il presunto responsabile dell'omicidio del 27enne marocchino, ucciso nella notte del 2 luglio in via Alessandro Poerio, nel centro di Napoli, nei pressi di un centro scommesse; si tratta di un 29enne, connazionale della vittima, ripreso dalle telecamere di sorveglianza e rintracciato poche ore dopo. L'uomo è stato condotto negli uffici di polizia e sottoposto a fermo il 3 luglio; è stato portato in carcere, dove si trova attualmente dopo la convalida del provvedimento.

L'omicidio in via Alessandro Poerio

La vittima era stata accoltellata al petto a poca distanza da Porta Capuana. Soccorsa e trasportata all'"Ospedale del Mare", era deceduta poco dopo l'arrivo nella struttura di Ponticelli. Le indagini erano state avviate dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli che, coordinati dalla Procura, avevano acquisito testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza; i rilievi erano stati effettuati dalla Sezione Investigazioni scientifiche di Napoli. In uno dei video si vedeva il volto del presunto assassino, era stato ripreso mentre percorreva via Poerio. Le immagini sono state condivise con le altre forze di polizia e sono state avviate le ricerche in sinergia.

Il sospetto riconosciuto durante le ricerche

Secondo quanto ricostruito, l'aggressione sarebbe scoppiata durante un litigio per futili motivi tra i due; il 29enne si sarebbe avventato sull'altro colpendolo al petto con un coccio di bottiglia. Si sarebbe quindi allontanato, lasciando l'altro a terra agonizzante, e nella fuga si sarebbe liberato della maglia insanguinata (poi rinvenuta dai carabinieri) e di una bottiglietta d'acqua usata per ripulirsi del sangue; avrebbe trovato rifugio in un casale abbandonato.

L'uomo è stato bloccato dagli agenti del commissariato Vasto-Arenaccia della Polizia di Stato: intervenuti per la segnalazione di una persona molesta nei pressi dell'Ufficio Immigrazione di via Galileo Ferraris, i poliziotti lo hanno riconosciuto. Il fermo per indiziato di delitto, emesso dalla Procura, è stato eseguito il 3 luglio da carabinieri e poliziotti. Il fermo è stato convalidato oggi, 4 luglio, e per l'uomo è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.

89 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views