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Tutte le frasi di Vittorio Feltri contro Napoli e i napoletani

Negli ultimi anni si sono fatte sempre più frequenti le stilettate del giornalista bergamasco Vittorio Feltri a Napoli e ai napoletani e più in generale al Sud. Di recente quasi sempre a rispondergli è lo scrittore Maurizio De Giovanni. Dal colera ai falsi invalidi fino al Coronavirus: ecco tutte le polemiche che hanno visto protagonista l’editorialista ed ex direttore di Libero.
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Le parole di Vittorio Feltri nei confronti del personaggio più noto di Andrea Camilleri, il commissario Montalbano, definito «un terrone che ci ha rotto i  coglioni», sono solo l'ultimo capitolo del filone polemico ingaggiato dal giornalista ultrasettantenne di Bergamo, già direttore di Libero e de Il Giornale capace di formulare opinioni urticanti che spesso vanno ben oltre la provocazione, indirizzate soprattutto contro i meridionali e molto spesso proprio contro Napoli e i napoletani.

L'attacco di Vittorio Feltri ai napoletani

Nei suoi decenni di attività come direttore di giornale ma anche come editorialista e personaggio televisivo, Vittorio Feltri ha sempre avuto opinioni molto nette su fatti, personaggi anche su atteggiamenti ritenuti "collettivi", cioè ascrivibili ad un intero popolo. È il caso di Napoli e dei napoletani, cui non ha mai fatto sconti, ricavando (forse andandosi a cercare) pepate polemiche.  Di recente la sortita su un presunto caso di colera curato in un ospedale specializzato a Napoli  – il titolo di Libero fu "Torna il colera a Napoli. Lo portano gli immigrati" – causò un ennesimo polverone con l'intervento dell'Ordine dei giornalisti della Campania a stigmatizzare la posizione, peraltro difesa dallo stesso Feltri a Napoli, durante una ospitata all'Università Suor Orsola Benincasa. “Il rione con più falsi invalidi? A Napoli”, ebbe a dire il Nostro in tv qualche anno fa, riferendosi ai casi di falsi invalidi individuati nella zona del borgo Santa Lucia dalla Guardia di Finanza.  Di tutt'erba un fascio sempre e comunque, sprezzante evidentemente anche delle opinioni altrui: di recente a contrattaccare Feltri è quasi sempre Maurizio De Giovanni, uno dei più famosi e letti scrittori italiani di romanzi polizieschi e gialli.

Feltri contro Camilleri

Lo ha fatto anche in occasione dell'editoriale su Andrea Camilleri: «Un terrone che ci ha rotto i coglioni almeno quanto suo fratello Zingaretti, segretario del Partito Democratico» aveva detto Feltri riferendosi al personaggio del commissario siciliano di Vigata, Salvo Montalbano protagonista di una delle più feconde e lette saghe di polizieschi su carta editi dalla Sellerio e di una serie televisiva che va avanti da oltre un decennio che vede come protagonista proprio Luca Zingaretti, fratello di Nicola, uomo politico di centrosinistra, attuale segretario del Partito Democratico.  "Per avere i coglioni rotti bisogna averli.. E se fosse lei ad averli rotti a tutti? Che vigliacco a dirlo adesso, che non può rispondere. Ma ci siamo noi" questa la replica del giallista napoletano.  In attesa della prossima sortita del giornalista bergamasco.

Considero inferiori i meridionali

«Non credo ai complessi di inferiorità, credo che in molti casi i meridionali siano inferiori» dichiara un furente Vittorio Feltri collegato nella trasmissione di Rete4, Fuori Dal Coro di Mario Giordano, parlando delle polemiche connesse alla situazione Coronavirus. È il 21 aprile 2020. Il conduttore si dissocia timidamente, ma il danno è fatto. Nei giorni precedenti aveva polemizzato sulla situazione economica della Campania in relazione al blocco di persone e attività collegato al rischio contagio Covid.

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