Trasferte vietate, ultras del Napoli protestano in strada: “Noi discriminati”

"Causa appartenenza, chiedo cambio residenza": questo il grido di circa 500 ultras del Napoli questa mattina, durante la manifestazione arrivata poi a Palazzo San Giacomo, sede del Comune partenopeo. Il corteo, partito da piazza Berlinguer, ha attraversato via Toledo prima di arrivare in piazza del Municipio, portando un grande striscione con la scritta "Trasferte libere". A scatenare la protesta è stato il divieto alla prossima gara fuori casa del Napoli, a Cremona, in programma il prossimo 28 dicembre alle 15, ultima domenica dell'anno. In tutto il 2025, lamentano i tifosi, sono state aperte solo due trasferte ai tifosi azzurri, e questo ha portato ad un forte malcontento da parte del tifo organizzato e residente in Campania: le trasferte, infatti, vengono quasi sempre concesse ai residenti del posto.
Diffuso anche un volantino ironico con la dichiarazione sostitutiva della certificazione di residenza "approvata": l'ironia, secondo gli ultras, è che le trasferte siano aperte ai residenti fuori regione ma chiuse per i residenti in Campania. Dopo un sit-in sotto Palazzo San Giacomo, una delegazione è stata ricevuta dall'assessore Cosenza. Gli ultras parlano infatti di "discriminazione" nei loro confronti. Difficile, comunque, che per la trasferta di Cremona cambi qualcosa. Le trasferte successive del Calcio Napoli sono però altrettanto "delicate": Roma sponda Lazio, Milano sponda Inter e Torino sponda Juventus, con in mezzo quella europea di Copenaghen in Danimarca per la Champions League.
