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Lutto per la morte di Ugo Scotti, maresciallo dei carabinieri morto durante un’immersione a Palinuro

Un maresciallo dei carabinieri originario del Napoletano è deceduto nel pomeriggio del 22 settembre, durante una immersione nei pressi della Grotta Azzurra di Palinuro, nel Cilento; il militare guidava una stazione in provincia di Latina. Sull’accaduto la Procura di Vallo della Lucania ha aperto una inchiesta per accertare le cause del decesso.
A cura di Redazione Napoli
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Si chiamava Ugo Scotti, ed era un maresciallo dei carabinieri, il sub morto durante una immersione nel pomeriggio del 22 settembre, a Capo Palinuro, nei pressi della Grotta Azzurra, nel Cilento (Salerno); il militare, originario del Napoletano, era alla guida della stazione dei carabinieri di Cori, in provincia di Latina. A lanciare l'allarme è stato un compagno di immersione, ma all'arrivo dei soccorsi non c'era già più nulla da fare. Sull'accaduto la Procura di Vallo della Lucania ha aperto una inchiesta.

La tragedia è avvenuta poco prima delle 17 di ieri. Il maresciallo si trovava nelle acque nei pressi della Grotta Azzurra, in quello che viene considerato il paradiso dei sub: la frazione di Centola è infatti molto nota per le straordinarie bellezze sottomarine, con grotte caratteristiche che ogni anno richiamano migliaia di appassionati. Durante una immersione in apnea il compagno che era con lui non lo ha visto risalire e, temendo che ci fossero stai dei problemi, ha chiesto aiuto. Sul posto sono intervenuti i militari della Guardia Costiera di Palinuro con una motovedetta; nonostante i tempestivi soccorsi, l'uomo era già deceduto quando è stato individuato.

Il corpo è stato trasferito nel porto di Palinuro e sulla banchina il medico legale ha effettuato il primo esame esterno. La salma è stata sequestrata e nei prossimi giorni verrà sottoposta all'autopsia per accertare le cause della morte. Non si esclude che l'uomo possa essere stato vittima di un malore, che potrebbe averlo stroncato durante l'immersione.

Cinque anni fa, nell'agosto del 2016, quelle stesse acque furono teatro di un'altra tragedia: durante una immersione morirono tre sub esperti, rimasti senza ossigeno sott'acqua; i corpi furono recuperati durante operazioni di soccorso che durarono diverse ore, erano in un punto profondo poco meno di 50 metri.

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