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Torre Annunziata, bruciato manifesto che chiede giustizia per Maurizio Cerrato, ucciso per un parcheggio

Il manifesto era stato affisso in via Raffaele Pastore a Torre Annunziata: indagini sono in corso da parte dei carabinieri per individuare i responsabili.
A cura di Valerio Papadia
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Ignoti hanno dato alle fiamme un manifesto, che è parzialmente bruciato, che chiede giustizia per Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso a Torre Annunziata quasi un anno fa, il 19 aprile del 2021. A scoprire quanto accaduto, nel pomeriggio di ieri, lunedì 11 aprile, sono stati i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata che, impegnati sul territorio, mentre transitavano in via Raffale Pastore, hanno notato il manifesto, affisso sul sottopasso dell'Autostrada A3, parzialmente bruciato: sul manifesto campeggia la foto di Maurizio Cerrato e la scritta "Giustizia per Maurizio". Sono in corso indagini da parte dei militari dell'Arma per ricostruire quanto accaduto e per individuare i responsabili.

L'omicidio di Maurizio Cerrato, morto per difendere sua figlia

Maurizio Cerrato, come detto, è stato ucciso il 19 aprile del 2021, proprio nella sua Torre Annunziata. Custode agli Scavi di Pompei, 61 anni, quella sera Cerrato era intervenuto in via IV Novembre per difendere sua figlia. La ragazza, infatti, era stata aggredita da un gruppo di uomini perché, poco prima, aveva spostato delle sedie da loro posizionate in strada per parcheggiare l'auto; in risposta, qualcuno le aveva bucato uno pneumatico. Ne era nata una discussione tra la ragazza e il gruppo di uomini, nella quale era intervenuto il 61enne: dapprima malmenato, Maurizio Cerrato è stato accoltellato a morte davanti agli occhi di sua figlia.

I quattro assassini rinviati a giudizio per omicidio volontario

Qualche giorno dopo l'omicidio del 61enne, dopo indagini serrate dei carabinieri e dei magistrati di Torre Annunziata, vengono arrestati i responsabili della morte di Cerrato: si tratta di Antonio Cirillo, Francesco Cirillo, Domenico Scaramella e Giorgio Scaramella. Proprio qualche giorno fa, quasi un anno dopo la morte di Maurizio Cerrato, tutti e quattro sono stati rinviati a giudizio per omicidio volontario.

Il Comitato anti-camorra: "Condanniamo gesto criminale".

Un una nota il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli esprime solidarietà alla famiglia Cerrato:

Esprimiamo la piena e totale solidarietà e vicinanza dopo il gesto vandalico di bruciare un manifesto affisso con l'immagine del volto di Maurizio Cerrato dove si chiede giustizia. È un'azione che esprime violenza e disprezzo tipiche modalità camorriste.

Un atto gravissimo che offende la memoria di Maurizio alla vigilia del primo anniversario dal brutale assassinio. A coloro che hanno compiuto questo gesto diciamo con forza che non faremo nessun passo indietro: il nostro impegno per la giustizia per Maurizio Cerrato, e per tutte le altre vittime della criminalità rimane immutato. Torre Annunziata deve tornare a vivere. Fuori la camorra dai territori.

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