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Terremoto Napoli, scossa lieve con boato nella notte ad Agnano e forte odore di zolfo

Scossa di terremoto nella notte nei Campi Flegrei, accompagnata da un boato e da forte odore di zolfo. Ma si tratterebbe di fenomeni normali, legati al bradisismo della zona, che continua ormai dal 2005: ad oggi, la zona si è sollevata nel Rione Terra di 80,5 centimetri, con un’accelerazione dal gennaio 2019 (+25,5 centrimentri).
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Stamattina un boato, forte odore di zolfo e una piccola scossa di terremoto hanno caratterizzato il risveglio dei residenti della zona di Agnano, via Pisciarelli e aree limitrofe. Nessun danno a persone o cose, la scossa è stata di magnitudo 1.0 ma a spaventare è stato per l'appunto il forte odore di zolfo che è seguito ad un boato, avvertito poco prima. Il tutto alle 4.47 del mattino, nella zona della Solfatara: si tratterebbe, comunque, di un episodio legato al bradisismo della zona.

Fenomeno, quest'ultimo, che continua ormai dal 2005: il sollevamento del terreno, fa sapere l'INGV, è stato di 25,5 centimetri da gennaio 2019 e, complessivamente, di 74,5 centimetri da gennaio 2011 e di 80,5 centimetri da novembre 2005, stando alle registrazioni della stazione GPS di Rite che si trova nel Rione Terra di Pozzuoli. Aumentano inoltre anche i flussi di anidride carbonica dal suolo. Fenomeni che indicano, dunque, un continuo aumento del bradisismo in tutta la zona dei Campi Flegrei che del resto sono noti proprio per questi episodi fin dall'antichità. Dal 2005, dopo un ventennio in fase "discendente", il terreno ha ripreso ad alzarsi, accompagnato anche da una serie di terremoti (mediamente di basse e media magnitudo) con epicentri quasi sempre concentrati nella zona della Solfatara. Terremoti che, generati da microfratture che si generano nelle rocce già fratturate ed alterate dai gas acidi e caldi presenti nel sottosuolo, possono generare anche boati (come quello udito questa notte) e rilasciare anche un forte odore di zolfo. Fenomeni che, tuttavia, appaiono al momento non preoccupanti per le popolazioni flegree.

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