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Terremoto Napoli, 2 scosse ai Campi Flegrei a distanza di un minuto il 30 novembre

Alle 3.34 e alle 3.35 due scosse di terremoto hanno fatto tremare Napoli e i Campi Flegrei: soprattutto la prima, di magnitudo 2.6, è stata avvertita distintamente dai residenti.
A cura di Valerio Papadia
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Una notte turbolenta per gli abitanti della caldera dei Campi Flegrei, il supervulcano che si estende da Bacoli e Pozzuoli fino alla zona occidentale di Napoli: due scosse di terremoto hanno agitato la notte dei residenti, a distanza di un minuto l'una dall'altra, la prima alle 3.34 e la seconda alle 3.35. In particolare la prima è stata avvertita distintamente dalla popolazione, che riferisce di un evento sismico bello forte sui gruppi dedicati proprio a chi abita nella cosiddetta zona rossa dei Campi Flegrei.

L'epicentro nella zona di Agnano-Pisciarelli

La prima scossa, quella delle 3.34, è stata effettivamente abbastanza forte, di magnitudo 2.6 della Scala Richter. Più contenuta, ma comunque avvertita distintamente dai residenti, la scossa delle 3.35, di magnitudo 2.3. L'epicentro è stato identificato nella zona di via Pisciarelli, ad Agnano, quartiere della periferia Ovest di Napoli, una della zone più attive – anche come attività fumarolica – di tutta la caldera.

Molto bassa la profondità delle due scosse

Nonostante l'epicentro localizzato nella zona Pisciarelli, le due scosse sono state distintamente avvertite anche in molti quartieri di Pozzuoli, dalla zona di via Campana a quella in cui sorge il vulcano Solfatara. Questo perché, come spesso accade per gli eventi sismici che riguardano i Campi Flegrei, anche in questo caso le due scosse si sono verificate a una profondità esigua, compresa tra i 2 e i 2,9 chilometri.

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