video suggerito
video suggerito

Terremoto Irpinia 3.6, l’Osservatorio Vesuviano Ingv: “Non è vulcanico. Arrivate chiamate anche da Napoli”

Lucia Pappalardo, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, a Fanpage.it: “La scossa di Grottolella non è di origine vulcanica. Quella zona è sismogenetica. Le onde possono arrivare anche a Napoli”
A cura di Pierluigi Frattasi
521 CONDIVISIONI
Lucia Pappalardo, direttrice Osservatorio Vesuviano
Lucia Pappalardo, direttrice Osservatorio Vesuviano

"Il terremoto 3.6 di Grottolella, in provincia di Avellino, è stato sentito anche a Napoli. Infatti, ci hanno chiamati per chiedere se fosse collegato al Vesuvio. Ovviamente non lo è". A spiegare la situazione a Fanpage.it è Lucia Pappalardo, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il sisma è stato avvertito in molte zone della Campania ed è stato registrato dai sismografi dell'Osservatorio alle ore 14,40 e una profondità di 16 chilometri, con epicentro a circa un chilometro da Grottolella, in Irpinia.

Immagine

Pappalardo (Ingv): "Quella è zona sismogenetica"

"Il terremoto – spiega Pappalardo a Fanpage.it – è avvenuto in una zona sismogenetica che già conosciamo perché ci sono stati già eventi in passato lì. Non è collegato all'attività vulcanica, ribadisco, anche se è stato avvertito a Napoli e in altre zone. Non è un terremoto di origine vulcanica, infatti, ma legato al movimento di faglie originali".

Immagine

Perché si è sentito così lontano? "Può succedere – aggiunge la vulcanologa – dipende da come si propagano le onde sismiche. Ma è normale. Anche la magnitudo per quella zona non è molto alta. Al momento non ci sono stati segnalati danni". Nelle 2 ore successive all’evento non sono state registrati altri terremoti.

Il terremoto è avvenuto quindi in una zona sismica che è attentamente monitorata dall'Osservatorio Vesuviano, che si trova a ridosso del Parco regionale del Partenio e l'Ente parco regionale Taburno Camposauro. Sulla mappa di pericolosità sismica dell'Ingv, l’epicentro del terremoto avvenuto oggi è riportato come una stella bianca e nera. Come si vede, il sisma è stato localizzato in una fascia di pericolosità arancione – quelle superiori sono di colore rosso e viola. "La zona interessata dal terremoto odierno – spiega Ingv – è caratterizzata da pericolosità sismica alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04)".

"Secondo il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI15 v. 4.0, quest’area  è adiacente alle zone  dove in passato sono avvenuti diversi terremoti, alcuni dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: tra questi si segnalano quello del 29 novembre del 1732 (Mw 6.7) e quello del 21 agosto 1962 (Mw 6.2). Da ricordare anche il terremoto del 14 marzo 1905, di magnitudo stimata Mw 4.9, che viene posizionato dal Catalogo nelle vicinanze del terremoto di questo pomeriggio".

Immagine

"Guardando la storia sismica del comune di Grottolella – conclude Ingv – estratta dal Database Macrosismico Italiano (DBMI15), si vede che i maggiori risentimenti sono avvenuti proprio per i terremoti del 1732 (VII-VIII grado MCS), del 1980 (VII grado MCS) e infine del 1962 (VI-VII grado MCS)".

521 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views