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Covid 19

Stop ai dati sulla variante inglese alle Asl: la strana scelta della Regione Campania

Nelle ore in cui il governatore Vincenzo De Luca decideva la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado per l’eccessiva infettività delle varianti del Covid-19, l’Unità di Crisi, tramite i laboratori autorizzati, comunicava alle Asl che non avrebbero più ricevuto informazioni sui positivi alle stesse varianti.
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L’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato ai laboratori accreditati che esaminano i tamponi per conto delle Asl di non rendere più note le positività a specifiche varianti del Covid-19. La decisione giunge, a sorpresa, proprio nelle stesse ore in cui il governatore Vincenzo De Luca decide di chiudere le scuole su tutto il territorio campano proprio per la particolare infettività della variante inglese.

La notizia è stata comunicata ufficialmente ai distretti sanitari delle diverse Asl. “Fino a nuova disposizione dell’Unità di Crisi Regione Campania gli esiti dei tamponi non riporteranno più l’indicazione delle positività a varianti (Positivo con S dropout)” è scritto, ad esempio, in una nota che l’Istituto Sperimentale Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici, che processa i tamponi per l’Asl Napoli 3 e per l’Asl di Salerno ha trasmesso ai diversi dipartimenti per la prevenzione collettiva. Le prossime comunicazioni riporteranno solo dizioni, nel modo più semplice possibile: ogni tampone elaborato, infatti, sarà individuato esclusivamente come “positivo”, “negativo” o “inadeguato da ripetere”.

La decisione ha destato perplessità nei medici dei distretti sanitari che l’hanno letta. Infatti, secondo le informazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, la cosiddetta ‘variante inglese’ ha una trasmissibilità superiore del 37% rispetto ai ceppi non varianti. Secondo i primi studi, per non ammalarsi è necessario mantenere una distanza interpersonale più ampia del solito e la variante colpirebbe in percentuali più alte bambini e ragazzi. Inoltre, i tempi di durata dell’infezione sarebbero più lunghi. In pratica, per contrastare la variante inglese, ma anche le altre varianti, i medici sui territori avrebbero bisogno di avere dati più chiari sull’incidenza nelle città e non dati più opachi. Proprio il contrario di quello che ha deciso la Regione Campania.

Il motivo della decisione sarebbe da ricercarsi nell'obbligo di tracciare i contatti degli ultimi quattordici giorni dei positivi alla variante inglese del Covid-19 e non solo degli ultimi due giorni, come invece previsto per il ceppo principale. E' chiaro che mettere in isolamento i contatti delle ultime due settimane rappresenta un lavoro abnorme per le autorità sanitarie, che già hanno grosse difficoltà ad eseguire correttamente i tracciamenti. In questo modo, dai nuovi tamponi dei positivi per la variante inglese, questa indicazione, precedentemente resa nota, magicamente scompare. Variante inglese, dunque, cancellata con un colpo di spugna della burocrazia e non per motivi strettamente sanitari.

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