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Stop spostamenti in Campania, per i bus privati è crisi. Appello alla Regione: “Aiuti per non fallire”

Le associazioni dei bus privati sull’ordinanza che blocca gli spostamenti tra province in Campania. Alberico Pennino (Assobus Campania): “Continueremo ad assicurare i collegamenti tra province. Ma la Regione ci aiuti economicamente per sopperire alla mancanza di passeggeri. Affidamenti diretti per l’affiancamento ai trasporti cittadini”. Antonio Paone (Federnoleggio): “Noi abbandonati dalle istituzioni. Settore al collasso, perdite superiori al 90%”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Il trasporto dei bus privati e turistici è al collasso in Campania. Quest'anno abbiamo subito perdite per oltre il 90%. Fermo il mercato croceristico, non partono gite scolastiche da febbraio, bloccati tour religiosi, fiere e sagre. L'unica speranza ancora sono Luci d'Artista a Salerno e San Gregorio Armeno a Napoli. Ma così non si va avanti. Con il blocco degli spostamenti tra province da venerdì 23 ottobre ci sarà un ulteriore calo. Alla Regione chiediamo subito affidamenti diretti per le navette bus private in supporto dei trasporti pubblici locali. Non possiamo aspettare 4 mesi perché Anm faccia le gare”. È un fiume in piena Alberico Pennino, presidente di Assobus, l'associazione dei Bus Turistici della Campania a Fanpage.it. Sulle barricate anche Antonio Paone, presidente di Federnoleggio Napoli: "Regione e Comune non ci hanno mai contattati per fare affiancamento al tpl locale, siamo allo stremo".

L'ordinanza regionale 82 del 20 ottobre del governatore De Luca ha imposto lo stop a partire da venerdì 23 ottobre prossimo degli “spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania”, a meno che non si attesti con autocertificazione che ci sono “motivi di salute, di lavoro, di natura familiare, scolastici o afferenti ad attività formative o socio-assistenziali o di urgente necessità. Sono ammessi anche i rientri a casa, presso la propria residenza o domicilio abituale. La Regione Campania ha autorizzato il supporto dei bus privati al servizio pubblico, con l'istituzione di nuove linee, richiesta avanzata anche dal presidente della commissione trasporti di Napoli, Nino Simeone. Ma i collegamenti del servizio di trasporto pubblico locale interprovinciale, come quelli gestiti da Fs, Eav o Ctp, ma anche dai bus privati, dovrebbero proseguire senza ripercussioni nonostante il blocco degli spostamenti tra province da venerdì.

Assobus Campania: "I trasporti dei bus privati non si fermano"

Come influirà questo sui trasporti tra le province gestiti da società di bus privati? Per Alberico Pennino (Assobus), "i trasporti privati non si fermeranno venerdì, perché il codice Ateco dei bus turistici non è mai stato bloccato dal Governo, anche durante il lockdown di marzo e aprile. Possiamo lavorare senza problemi, continuando a garantire le tratte tra le città di Napoli, Avellino, Caserta, Benevento e Salerno, che sono già sotto contratto, a prescindere che trasportino passeggeri o meno. Noi continueremo ad accompagnare lavoratori pendolari e studenti, se riaprono le scuole. I problemi sono altri e sono legati a una forte riduzione dell'utenza. Oggi siamo fermi. Quest'anno abbiamo perdite per il 90%. E si teme che anche il 2021 possa saltare”.

Quali sono le criticità? "Le istituzioni – spiega Pennino – ci hanno chiesto un supporto dei bus privati per realizzare navette in aggiunta al trasporto pubblico locale, ma al momento è tutto fermo. Ci devono dire di quanti bus hanno bisogno e su quali linee. Abbiamo chiesto alla Regione di procedere con affidamenti diretti, non possiamo aspettare che le società debbano fare le gare, perché ci vorrebbero mesi. E penso soprattutto ad Anm che è in concordato preventivo. Al Governo stiamo chiedendo fondi che assicurino entrate minime garantite. Non possiamo viaggiare in perdita con i bus vuoti. Altrimenti non sarà un ristoro, ma una ulteriore penalità. Finora non abbiamo avuto fondi per il Covid. Abbiamo avanzato questa richiesta alla Regione e stiamo organizzando uno sciopero su Roma per avere un fondo perduto, come avvenuto per il settore turistico, sulla differenza di fatturato 2019-20, più il credito d'imposta per le perdite avute come il pre-ammortamernto dei pullman che non ci darà mai più nessuno".

Federnoleggio Napoli: "Abbandonati da isituzioni"

"Lo stop degli spostamenti tra provincie in Campania? Abbiamo fatto stamattina una richiesta di chiarimento alla Regione Campania – spiega Antonio Paone, presidente Federnoleggio Napoli – e ci hanno risposto solo che l'ordinanza in vigore vieta gli spostamenti tra province ai cittadini campani, mentre non c'è divieto verso le regioni. In un periodo come questo dove tutto il comparto è fermo questo non ci limita più di tanto, se non per i trasporti di linea. Ma potremo continuare a fare i collegamenti con le città d'arte, come Roma. Per quanto riguarda l'affiancamento dei bus privati al trasporto pubblico locale, invece, come Federnoleggio, associazione che raccoglie 1.700 aziende di autonoleggio bus con conducente, abbiamo avuto solo un incontro con il Comune, mai con la Regione dove ci hanno chiesto se eravamo disponibili e noi lo siamo. I nostri bus sono sanificati, hanno la cartellonistica per il distanziamento, abbiamo gel e termoscanner. Ma dopo non siamo mai stati ricontattati. Il nostro settore è allo stremo – conclude Paone – abbiamo chiesto fondi al Governo, ma finora non è arrivato nulla di sostanziale, a parte i 2mila euro della Regione Campania. Abbiamo subito perdite di fatturato per il 2020 del 92-93%".

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