Spari a Pianura davanti alla casa del cugino del baby boss ucciso

Si continua a sparare a Pianura, periferia Ovest di Napoli. E, ancora una volta, i colpi di pistola sono stati esplosi in uno dei punti più "caldi" del quartiere: via Jose Maria Escriva', già teatro di diverse "stese". Nella zona abita Emanuele Gaetano, classe 1996, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, cugino di Antonio Gaetano, alias "Biscotto", il baby boss del clan Marsicano ucciso nel marzo 2023, vittima di un agguato tra gli chalet di Mergellina e deceduto diversi giorni dopo in ospedale. Le indagini sono affidate ai carabinieri.
La "stesa" alle Case Gialle di Pianura
I militari sono intervenuti nella serata di ieri, 17 giugno, a seguito della segnalazione di esplosione di colpi d'arma da fuoco in strada. Nessun ferito, ma a terra c'erano 5 bossoli. Calibro diverso, 7.65 e 22: a sparare sono state due pistole e quindi, con tutta probabilità, due persone. Il ragazzo era stato già vittima di intimidazioni in passato: ne parla, intercettato, uno degli arrestati del clan Marsicano, che sostiene di aver sparato verso la sua abitazione perché si era rifiutato di consegnare denaro al gruppo criminale.
Gli scontri tra clan a Pianura
Si tratterebbe di una "stesa", ovvero di colpi esplosi con obiettivo intimidatorio; il contesto sarebbe quello dei nuovi equilibri criminali di Pianura, tra contrasti e tentativi di imposizione, dopo che le forze dell'ordine hanno smantellato prima i clan Marsicano e Carillo-Perfetto e, successivamente, la banda Santagata. Emanuele Gaetano non risulta inquadrato in clan di camorra; nel 2023 era stato arrestato per droga proprio in via Escriva', era insieme ad un altro giovane e stavano controllando un monitor su cui venivano trasmesse le immagini di 13 telecamere di sorveglianza; nel corso dell'intervento erano stati sequestrati soldi, stupefacenti e alcune munizioni.