Spara alla testa alla ex e si suicida: morta Ilaria Capezzuto, 31enne gravissima in ospedale

Ilaria Capezzuto avrebbe sparato alla testa della ex compagna, Daniela Strazzullo, e poi, probabilmente ritenendo che fosse morta, sarebbe uscita dall'automobile, si sarebbe allontanata di qualche decina di metri e si sarebbe uccisa con un colpo di pistola alla tempia, usando la stessa arma. È la ricostruzione del tentato omicidio-suicidio avvenuto la notte scorsa, vicenda su cui sono al lavoro due procure: quella di Nola, competente per il territorio di Volla, dove è stata soccorsa la 31enne, e quella di Napoli, che invece è competente in merito al ritrovamento della donna morta, in via Pinocchio, quartiere Ponticelli.
Il tentato omicidio-suicidio tra Napoli e Volla
La matrice sarebbe di tipo sentimentale. Stando a quanto appurato dai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e i militari del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, infatti, le due donne avevano avuto una relazione che si sarebbe interrotta di recente. Quello di stanotte sarebbe stato un appuntamento chiarificatore. Le due si sarebbero incontrate e avrebbero raggiunto insieme via don Luigi Sturzo, a Volla. Lì la Capezzuto, usando una pistola illegalmente detenuta, avrebbe sparato alla testa della ormai ex compagna 31enne, seduta sul sedile di guida. Pochi minuti dopo, il suicidio. Quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto, in via Pinocchio, quartiere Ponticelli, allertate da alcuni cittadini che avevano sentito il rumore dello sparo, hanno trovato la 34enne già senza vita, tra le mani aveva ancora la calibro 9.

La 31enne in condizioni critiche in ospedale
La donna gravemente ferita, che ora lotta per la vita in ospedale, è la figlia di Enrico Strazzullo, detto "Peperone", ritenuto ai vertici dell'omonimo clan della Torretta di Mergellina, ma gli inquirenti escludono, almeno per il momento, che la tragedia possa essere legata a dinamiche di camorra. La 31enne era stata arrestata un paio di anni fa, nel luglio 2022, perché aveva aggredito le forze dell'ordine che le volevano impedire di vendere bevande sulla spiaggia abusivamente. Anche la 34enne risulta già nota alle forze dell'ordine per piccoli precedenti.
Gli inquirenti hanno disposto il sequestro della pistola, che verrà utilizzata per verificare l'eventuale utilizzo in altri fatti di sangue, e della Renault Captur a bordo della quale c'è stato il tentato omicidio. La salma della Capezzuto è a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia.