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Slot machine truccate per incassare tutte le giocate: guadagni da 25 milioni, tre arresti tra Napoli, Salerno e Foggia

L’indagine, condotta dalla Procura di Salerno, ha portato alla scoperta di una organizzazione dedita al gioco d’azzardo illegale: tre le persone arrestate tra Campania e Puglia; sequestro di beni per 4 milioni di euro.
A cura di Valerio Papadia
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Hanno fornito le proprie slot machine a numerosi esercizi commerciali in tutta Italia per incassare tutte le giocate: tre persone sono state arrestate tre la province di Salerno, Napoli e Foggia, poiché indiziate di far parte di una vera e propria organizzazione dedita all'esercizio abusivo del gioco d'azzardo. E così, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno arrestato Domenico Chiavazzo, Paolo Memoli e Giovanni Petruzzellis; i primi due sono finiti in carcere, mentre il terzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

I tre uomini sono ritenuti responsabili di delitti in materia di esercizio abusivo del gioco online e della raccolta di scommesse, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori; per quanto riguarda il gioco illegale online, inoltre, si ritenuta l'esistenza dell'aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi, in particolare la fazione della famiglia Schiavone.

Slot collegate a un sistema online ideato dalla banda

Stando a quanto hanno rivelato le indagini, condotte dai carabinieri di Salerno, l'organizzazione aveva messo in piedi un sofisticato sistema di gioco online denominato "Lireservice", al quale era possibile accedere tramite una sorta di slot machine, denominate Totem, che la banda aveva fornito a diversi esercizi commerciali in tutto il Paese. I Totem erano collegati online al sistema gestito direttamente dagli indagati, che consentiva di aggirare il sistema legale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e di incassare tutte le giocate. Come hanno stimato gli inquirenti, la banda avrebbe guadagnato una somma che si aggira intorno ai 25 milioni di euro.

Ai tre indagati sequestrati beni per 4 milioni di euro

Contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare, i carabinieri di Salerno hanno operato anche un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 4 milioni di euro. Tra i beni che rientrano nel sequestro operato dai militari dell'Arma rientrano società, auto di lusso e proprietà immobiliari.

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