
Sfregio trash al Duomo di Napoli, il gender reveal con moto, luci e fumogeni sul sagrato della cattedrale

Mancano soltanto due settimane e il Duomo di Napoli, all'interno e all'esterno, sarà gremito di fedeli in attesa del miracolo di San Gennaro, la liquefazione del sangue del Patrono contenuto nelle ampolle che si ripete ogni 19 settembre. In vista di un evento così sentito, sacro per i napoletani, cozzano ancora di più le scene immortalate ieri, martedì 2 settembre, e pubblicate sui social, in cui il sagrato del Duomo è stato trasformato in un set per il gender reveal di turno, la pratica sempre più diffusa – e non esente da polemiche – di annunciare il sesso del nascituro in pompa magna.
A porre i riflettori su quanto accaduto ieri sera è stato il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che sui suoi canali social ha condiviso il video incriminato. La scena è da brutta commedia dei nostri giorni e sembra immortalare la nuova frontiera dei gender reveal, che imperversa in maniera trasversale anche all'estero: a Napoli alcune agenzie offrono il pacchetto a circa 500 euro. In questo caso, sul sagrato della chiesa campeggiano due enormi scritte illuminate: "Boy" e "Girl".
Davanti ad esse una motocicletta di grossa cilindrata, con a bordo due bambini: attaccato al tubo di scappamento c'è un palloncino, che si gonfia dando gas e che, esplodendo, lascia spazio al fumo che indica il sesso del nascituro. Nel caso specifico è rosa, segno che sta per venire al mondo una bambina. A questo punto esplode la gioia: tutti, sul sagrato del Duomo, si abbracciano, in preda all'euforia. Ma i festeggiamenti non sono terminati. Il fumo rosa esplode anche dietro le scritte di cui prima, "Boy" e "Girl", sormontate anche da girandole pirotecniche che spandono scintille tutto intorno e illuminano la facciata della cattedrale partenopea.
"Ieri sera l'ingresso del Duomo di Napoli è stato occupato da un baby shower con tanto di fumogeni e fuochi sparati all'ingresso della chiesa. È questa la nuova funzione dell'area? Se hanno avuto i permessi vorrei sapere chi glieli ha dati. Se non li avevano vorrei sapere perché nessuno è intervenuto" si chiede il deputato Borrelli. Il video è arrivato anche all'attenzione del cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli e della Curia partenopea, sconcertati da quanto accaduto dinnanzi a uno dei simboli della religiosità a Napoli.