Sequestro da 10 milioni all’imprenditore Citarella. Il padre fu vittima di agguato di camorra

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha notificato un sequestro da 10 milioni di euro all'imprenditore Giovanni Citarella: l'uomo si sarebbe reso responsabile, negli anni, di intestazione fittizia di beni, turbata libertà degli incanti, corruzione e plurimi illeciti fiscali, inoltre è accusato di tentato omicidio di stampo camorristico in concorso con Carmine Alfieri e Pasquale Galasso, che negli anni '80, prima di diventare collaboratori di giustizia, erano stati tra i principali boss di camorra della Campania. Giovanni Citarella, ex presidente della Nocerina, società calcistica con sede a Nocera Inferiore (Salerno), è il figlio di Gennaro Citarella, l'imprenditore nocerino ucciso in un agguato di camorra negli anni '90.
I sigilli riguardano partecipazioni societarie e complessi aziendali della Cieffe Lavori srl e della Cieffe Costruzioni srl, le due società formalmente rappresentate da Francesco Caccavale che operano nel settore della costruzione di infrastrutture stradali su tutto il territorio nazionale e che, nel periodo 2021/2024, si sono aggiudicate appalti per oltre 450 milioni di euro per ore da eseguire o in fase di esecuzione in Sardegna, Toscana, Campania e Lazio.
Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle, le due società, in fase di avvio della operatività, avrebbero ritratto le proprie risorse economiche e finanziarie da alcune operazioni societarie straordinarie, ovvero scissioni e trasferimenti di azienda, che erano state realizzate da altre compagini societarie, riconducibili a Giovanni Citarella nonostante l'imprenditore non figurasse tra i titolari di partecipazioni e non rivestisse cariche sociali.