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Scuola e Covid Napoli, il Provveditore: “Chi non porta i figli in aula sarà segnalato”

Il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Franzese alla conferenza di servizio del Comune con i presidi sul Coronavirus: “I genitori che non portano i figli a scuola rischiano la segnalazione per evasione scolastica”. Molti genitori hanno paura in questi giorni a far rientrare i figli in prima elementare, ma i bimbi che perdono troppi giorni di lezione senza giustificazione rischiano la bocciatura. Il preside della Sauro-Errico-Pascoli: “Genitori rischiano segnalazione ai servizi sociali”. L’assessore Palmieri: “Il Comune non chiamerà i servizi sociali”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I genitori che non portano i figli a scuola senza giustificazione "rischiano la segnalazione per evasione scolastica". Lo ha chiarito la direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale, Luisa Franzese, nel corso delle conferenze di servizio convocate stamattina dal Comune di Napoli per fare il punto della situazione sulla ripresa delle attività scolastiche in presenza, soprattutto nella scuola dell'obbligo, dopo la sospensione delle lezioni in presenza per il Coronavirus. In Campania sono riaperte da mercoledì 25 novembre le prime elementari, che rientrano nella scuola dell'obbligo, oltre alle scuole d'infanzia da zero a 6 anni.

Molti genitori hanno paura in questi giorni a far rientrare i figli in prima elementare, ma i bimbi che perdono troppi giorni di lezione senza giustificazione rischiano la bocciatura. "È responsabilità genitoriale – ha spiegato Franzese, come riportato nel comunicato stampa del Comune di Napoli – consentire ai bambini l'esercizio del diritto allo studio, pena il rischio di segnalazione di evasione scolastica". L'assessore alla Scuola Annamaria Palmieri: "Non è assolutamente possibile in questo periodo di emergenza gestire la dispersione scolastica in modo ordinario, investendo i servizi sociali di problematiche che sono di natura molto più complessa".

Il preside della Pascoli: "Genitori rischiano segnalazione ai servizi sociali"

In una nota alle famiglie degli alunni del 27 novembre, il dirigente della scuola Sauro-Errico-Pascoli di Secondigliano, Piero De Luca, scrive: "La decisione di non mandare i figli a scuola resta una responsabilità del tutto individuale che non può essere avallata dall'Istituzione Scolastica e che, se prolungata nel tempo, potrà esporre le famiglie alle dovute segnalazioni ai Servizi Sociali per inadempienza dell'obbligo scolastico. Allo stesso modo, analoghe disposizioni varranno per tutte le altre classi, della Scuola Primaria e Secondaria, per le quali, a breve, si suppone il rientro in presenza".

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Il Comune convoca i presidi di Napoli

Il Comune di Napoli aveva annunciato già negli scorsi giorni che avrebbe convocato i presidi nelle conferenze di servizio. Stamattina si è tenuta la riunione con tutti i dirigenti scolastici del primo ciclo delle scuole napoletane, convocate dall'assessore Annamaria Palmieri di concerto con Ufficio Scolastico Regionale. Presenti anche le direzioni delle  Municipalità, competenti sul segmento 0-6 dell'offerta comunale.

I dirigenti scolastici hanno rappresentato i dati sulla frequenza scolastica dal 25 novembre, giorno in cui sono riprese, ai sensi dell'ordinanza regionale n.92 del 23/11, le attività didattiche in presenza per la scuola dell'infanzia e la prima classe della primaria: dai numerosi interventi si evidenzia un calo abbastanza generalizzato delle presenze per le scuole dell'infanzia, segmento non obbligatorio, diminuzione che in diversi casi era stata rilevata sin dall'inizio dell'anno scolastico.

Per le classi prime della scuola dell'obbligo, al momento le percentuali di assenza sono differenziate territorio per territorio e in molti casi connesse alle paure dei genitori che per alcune classi, con varie petizioni, hanno chiesto ai Dirigenti e alle diverse istituzioni di prorogare la DAD fino alle vacanze natalizie.

Franzese: "Chi non porta i figli a scuola rischia la segnalazione"

Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale ha chiarito con dovizia di riferimenti legislativi che la scuola dell'obbligo è soggetta alle norme nazionali e che pertanto – fatte salve le esigenze di alunni e lavoratori fragili debitamente certificate dai medici competenti – l'autonomia scolastica non consente ai dirigenti discrezionalità sulla presenza a scuola; è responsabilità genitoriale consentire ai bambini l'esercizio del diritto allo studio, pena il rischio di segnalazione di evasione scolastica.

L'assessore Palmieri: "Non chiameremo i servizi sociali"

"Il Direttore Scolastico Regionale che rappresenta il Ministero sul territorio – precisa l'assessorato alla Scuola del Comune di Napoli – ha richiamato le norme già stabilite che assicurano da parte dei Presidi impegno e uniformità di decisioni e procedure. Da sempre si è detto che chi non va a scuola è tenuto a giustificare la propria assenza. E che un cumulo di assenze non certificate e giustificate non sono consentite. L’evasione scolastica – fenomeno sociale di ampia portata che è stato anche affrontato nell’incontro- investe da sempre monitoraggio, controlli, responsabilità e decisioni di diverso livello, e il ricorso ai servizi sociali, attivabili in determinati casi specifici, compete al Comune". "Al termine della riunione, si è ribadito che non è assolutamente possibile in questo periodo di emergenza gestire la dispersione scolastica in modo ordinario, investendo i servizi sociali di problematiche che sono di natura molto più complessa".

"Didattica mista non possibile"

Ai dirigenti è fatto obbligo di rispettare il quadro normativo che discende dalle indicazioni ministeriali e dalle ordinanze a firma del Capo dipartimento del M. I. L'autonomia scolastica può trovare spazio nella flessibilità della modulazione del tempo scuola, degli orari, dei turni, ma non nella definizione di percorsi differenziati dagli altri e a distanza in base a ragioni non certificabili. Anche per le condizioni  di "fragilità" degli allievi o dei loro familiari la norma prevede l'acquisizione di certificazioni da parte dei medici competenti.

La discussione si è  ampliata a  toccare il tema molto sentito della dispersione per la quale – si è impegnata l'Assessore Palmieri – è necessario rinvenire nuove modalità di raccolta dati e di intervento in questo periodo di emergenza, non gestibile con gli strumenti ordinari. Ancora, l'assessore ha illustrato ai presenti i dati dello screening e della curva epidemiologica ricevuti dall'Unità di crisi regionale dopo la richiesta avanzata dal Sindaco de Magistris di approfondimento sulla situazione del territorio napoletano per conoscere eventuali e specifiche "criticità accertate".

Dati che nel complesso, come già ribadito nell'ordinanza regionale, evidenziano una situazione di sostanziale minor rischio, ma non permettono al momento di effettuare ulteriori e diverse valutazioni.  Questo è quanto emerge anche dalla relazione che sugli stessi dati  ha fornito all'Amministrazione Giuseppe Signoriello, professore di Statistica medica dell'Università degli studi Luigi Vanvitelli.

La refezione partirà col tempo pieno

Si è infine trattato il tema della refezione scolastica, che potrà ripartire appena le scuole torneranno a regime di orario pieno in presenza: le direzioni di  Municipalità invieranno alle scuole indicazioni in tal senso attendendo il loro riscontro,  per poi dare inizio alla raccolta on line delle iscrizioni agli utenti.

Il confronto è  stata l'occasione per tanti di ribadire l'importanza, sottolineata dal Direttore dell'Ufficio Scolastico, dai dirigenti tutti e dall'Assessore,  di scegliere uniformi linee di azione e risposta a livello cittadino da parte delle diverse comunità scolastiche, per evitare ulteriore disorientamento dell'utenza che va accompagnata a ritrovare fiducia nella scuola come luogo sicuro e accogliente.

(aggiornato il 28 novembre 2020, alle ore 16,00)

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