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Salerno, il fiume Irno diventa bianco: denunciato uomo per sversamenti illegali

Svolta nel caso del fiume Irno nel Salernitano diventato nei giorni scorsi bianco. I carabinieri del nucleo Forestale hanno denunciato il titolare di una ditta di trivellazioni.
A cura di Vincenzo Cimmino
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Il fiume Irno diventato bianco nei giorni scorsi
Il fiume Irno diventato bianco nei giorni scorsi

Svolta nel caso del fiume Irno, nel Salernitano, diventato nei giorni scorsi bianco. I carabinieri del locale nucleo della Forestale hanno denunciato una persona alla Procura di Salerno per distruzione di bellezze naturali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata. L'uomo, responsabile di una ditta di trivellazioni per la realizzazione di alcuni piloni, avrebbe sversato residui degli scavi nell'alveo del torrente facendo quindi assumere al corso d'acqua la particolare colorazione.

I fatti risalgono a qualche giorno fa. È il 5 giugno quando il giornalista Gianni Giannattasio posta su Facebook un video, ripreso poi da alcune testate locali, in cui si vede l'Irno "invaso" da un liquido di colore bianco. Le immagini, 15 secondi ripresi all'altezza del ponte Rouen, fanno il giro del web. Monta l'indignazione e vengono avanzate le prime ipotesi. Subito si pensa a qualche tipo di sversamento illegale, a qualcuno che avrebbe immesso nel fiume qualcosa senza preoccuparsi  dell’inquinamento.

Il caso arriva anche alla Regione. “Le acque del fiume Irno si sono improvvisamente colorate di bianco nel tratto urbano nei pressi del ponte Rouen", denuncia pochi giorni dopo il fatto Michele Cammarano, consigliere del Movimento 5 stelle, "un segnale che potrebbe indicare la presenza di scarichi abusivi e sostanze inquinanti. Il fiume Irno è un patrimonio ambientale della nostra città, ma continua a subire aggressioni inaccettabili per l’assenza di un presidio efficace. Ho chiesto accertamenti immediati sulla natura degli sversamenti, l’individuazione dei responsabili e il rafforzamento dei controlli. Chi inquina va fermato e la tutela dell’ambiente deve tornare al centro dell’agenda politica, senza più alibi né ritardi”.

Subito si attivano i militari dell'Arma, coordinati dal colonnello Ferdinando Sileo. I carabinieri perlustrano a piedi una parte del corso d'acqua, da Pellezzano fino alla foce, per trovare eventuali scarichi sospetti. Le verifiche, portate avanti anche mediante l'uso di droni, vanno avanti per giorni. Fino a oggi, con la notizia dell'uomo denunciato. L'episodio è, purtroppo, solo l'ultimo di una lunga serie di fenomeni anomali che da tempo interessano il fiume salernitano.

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