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Rissa a Ercolano alla Vigilia di Natale: decine di giovani si picchiano in piazza

Una maxi rissa tra giovani è andata in scena nella serata di ieri, 24 dicembre, alla Vigilia di Natale, a Ercolano, nella provincia di Napoli. Decine di giovani si sono picchiati in piazza Trieste e Trento, nel centro della cittadina, nonostante la zona rossa e i divieti anti-Covid. La scena è stata ripresa dai residenti, che hanno postato le immagini sui social network.
A cura di Valerio Papadia
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Decine di giovani che si picchiano in strada, tra le auto parcheggiate e le persone che passeggiano: è accaduto nella serata di ieri, 24 dicembre, alla Vigilia di Natale, a Ercolano, nella provincia di Napoli. Ancora poco chiara la dinamica dei fatti e il motivo che ha scatenato la rissa, scoppiata in piazza Trieste e Trento, al centro della cittadina alle pendici del Vesuvio, nonostante proprio ieri, in tutta Italia, sia scattata la zona rossa, istituita per limitare la diffusione del Coronavirus: si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine per evitare potessero esserci conseguenze peggiori e per disperdere la folla; sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte della Polizia Municipale di Ercolano.

Tanti i cittadini che abitano in piazza che, dai balconi e dalle loro case, hanno ripreso la violenza, pubblicando anche le immagini sui social network e commentando la rissa con un laconico, quanto eloquente: "Questa è Ercolano". Tensioni si erano registrate anche nel pomeriggio non molto distante dal luogo della rissa, in corso Italia, dove alcuni giovani si erano già fronteggiati, in pieno giorno, per strada.

Come detto, l'atto di violenza, già di per sé ingiustificabile, è reso ancora più assurdo dalle norme anti-Covid che sono scattate ieri in tutto il Paese e che hanno imposto la zona rossa, e le limitazioni che ne conseguono, in tutta Italia. Anche in Campania, quindi, ci si può spostare soltanto per le ormai note esigenze comprovate, come il lavoro o la salute, e la maggior parte dei negozi sono chiusi, fatto salvo per quelli che vendono beni e servizi considerati di prima necessità.

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