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Rione Lauro, dopo la voragine 800 famiglie senz’acqua. Non si sa chi debba riparare il guasto

Dopo la voragine che si è aperta ieri sera nel Rione Lauro, a Fuorigrotta, circa 800 famiglie sono rimaste senza acqua né gas. La situazione è in fase di stallo: l’ABC ha spiegato che non può intervenire in quanto il parco è privato e quindi il ripristino compete ai proprietari degli appartamenti, mentre i residenti sottolineano che il parco è aperto e la strada mai ufficialmente dichiarata privata.
A cura di Nico Falco
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Da un lato i residenti, che sostengono che il Rione Lauro non è propriamente un parco privato, che le strade sono aperte e sono sfruttate per il passaggio anche di chi si sposta tra la Loggetta e Fuorigrotta. Dall'altro l'Abc, l'acquedotto napoletano gestito dal Comune, che al contrario ritiene che quei palazzi e quelle strade sorgano su suolo privato, e che quindi se ne debbano occupare i proprietari. In mezzo, 800 famiglie con donne, anziani e disabili che sono rimaste da ieri sera senza acqua né gas e che non solo non conoscono i tempi per il ripristino, ma nemmeno sanno chi se ne dovrà occupare.

Voragine al Rione Lauro, auto inghiottita: feriti mamma, papà e figlio piccolo

L'emergenza nasce nella serata di ieri, quando in una delle strade del Rione Lauro, a Fuorigrotta, Napoli ovest, si apre una voragine. Proprio mentre sta passando una Fiat Panda con a bordo una famiglia. L'automobile ci finisce dentro, resta incastrata e in bilico. Per salvare i tre intervengono i Vigili del Fuoco. Madre, padre e figlio piccolo vengono portati al vicino ospedale San Paolo, lievemente feriti.

Più preoccupante è la situazione dell'uomo, che nell'urto è finito con lo sterno contro il volante e perde sangue dalla bocca; gli esami medici però dissolvono la paura e anche lui viene dimesso in capo a qualche ora. Intanto, nel Rione Lauro, interviene anche la Polizia Municipale, l'area viene transennata e si predispongono le operazioni di messa in sicurezza.

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Il cedimento per la rottura di un tubo dell'acqua

Questa mattina sono cominciate le operazioni per la rimozione dell'automobile, che è stata estratta soltanto nel primo pomeriggio. Per consentire i sopralluoghi è stato necessario staccare la fornitura di acqua e gas. Risultato: ad eccezione degli edifici che affacciano su via Leopardi, e che sono serviti da altri collegamenti e condutture, l'intero Rione Lauro è rimasto a secco. Nelle case non si può cucinare e, ancora più importante con le temperature di questi giorni, non ci si può né fare una doccia né bere un bicchiere d'acqua fresca.

I sopralluoghi sotto il livello stradale hanno svelato il motivo del cedimento: una infiltrazione d'acqua dovuta alla rottura di un tubo. Ed è proprio su questo aspetto che nasce l'intoppo, che ad ora sembra non avere soluzione: per i residenti quello è un tratto di strada pubblico e quindi di competenza dell'ABC, ma l'azienda dell'acqua e risponde che, al contrario, è privato e quindi se ne devono occupare i proprietari degli appartamenti. E che, per fornire un po' di supporto, può sistemare una fontanella pubblica.

Come si può immaginare, l'empasse non poteva che scaldare gli animi. Tanto che questa mattina i residenti volevano inscenare una protesta sia su via Leopardi, sia davanti allo stadio, bloccando due delle strade più trafficate del quartiere, eventualità che è stata sventata soltanto grazie a un lungo e delicato lavoro di mediazione della Polizia Municipale dell'Unità Operativa di Fuorigrotta. L'aria resta comunque molto tesa e da stamattina la zona è presidiata dalla Polizia di Stato.

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