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Rimessaggio abusivo per barche nascosto nelle grotte di Capodimonte: scoperto dagli odori nauseabondi

Scoperto una rimessaggio abusivo di barche nascosto in una grotta sulla collina di Capodimonte a Napoli. Il gestore tradito dalla puzza di vernici e solventi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Aveva trasformato una grotta di tufo nelle profondità di Capodimonte, una delle colline di Napoli, in una officina abusiva per il rimessaggio delle barche. Ma è stato tradito dalla puzza di vernici e solventi usati per riverniciare le imbarcazioni. Gli abitanti della zona da giorni erano infastiditi da quel tanfo insopportabile. Un odore persistente e pungente di prodotti chimici che irritava le narici e che, puntualmente, al calar del sole, si diffondeva nelle strade.

Il blitz della Polizia Locale dopo l'allarme degli abitanti

I controlli del personale dell’unità operativa di Polizia Giudiziaria e Ambientale sono scattati in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, che lamentavano un forte olezzo chimico percepito soprattutto nelle ore serali nella zona di Capodimonte. L’attività investigativa degli agenti ha condotto alla scoperta del rimessaggio abusivo, situato in una cava posta sulla sommità della collina.

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Quando gli agenti hanno effettuato un controllo, hanno trovato una barca nascosta all'interno di una cavità tufacea. Dentro, c'era tutto l'occorrente per rimetterla in sesto. I caschi bianchi hanno sorpreso, peraltro, il responsabile impegnato ad occuparsi della manutenzione e verniciatura del natante. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia, è stato denunciato all’autorità giudiziaria e l’area è stata sequestrata. Le verifiche effettuate hanno poi accertato che l’attività era priva di qualsiasi autorizzazione, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti speciali connessi al ciclo di lavorazione e le immissioni in atmosfera. Inoltre, era stato realizzato abusivamente un allaccio alla rete elettrica pubblica. Il rimessaggio abusivo è stato, quindi, sequestrato.

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