Respinta al Comune di Bacoli perché indossa bermuda: “Situazione ridicola, i problemi sono altri”

È ancora scossa e incredula Imma Barile mentre ricorda quanto le è accaduto questa mattina: recatasi agli uffici del Comune di Bacoli per svolgere una commissione urgente, la donna si è vista respinta dagli addetti perché indossava dei bermuda, capo di abbigliamento vietato come recita un cartello affisso proprio negli uffici. "È stato un pugno allo stomaco, non me lo aspettavo" ammette Imma Barile, raggiunta telefonicamente da Fanpage.it. "Avevo la mattinata libera – spiega la donna – e ho deciso di andare al Comune a sbrigare una commissione, tra l'altro urgente. Con il caldo, lo stress accumulato per cercare parcheggio, sono arrivata negli uffici comunali e l'ultima cosa che mi aspettavo era quella di essere respinta: indossavo un bermuda fin quasi al ginocchio e mi sono sentita dire che, così vestita, in Comune non potevo entrare".
Si tratterebbe di un regolamento comunale: qualcuno ha spiegato alla signora Barile che il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, avrebbe deciso così in merito, mentre qualcun altro avrebbe detto alla donna che questa regola sarebbe in vigore a Bacoli già dal 2015. Fatto sta che, come ha spiegato ancora Imma Barile a Fanpage.it, a lei è stato impedito l'accesso agli uffici comunali e non ha ancora capito il perché. "Mi hanno spiegato – ha raccontato ancora la donna – che avrei potuto indossare dei pantaloni lunghi che avevano lì, già indossati precedentemente da chissà chi. Mi sono rifiutata categoricamente di fare una cosa così anti-igienica".
"Ho vissuto per 20 anni al Nord e in nessuna città mi è mai capitata una cosa del genere. Potrei capire se si trattasse di una forma di decoro per i dipendenti, ma per i cittadini, che vengono lì a risolvere un problema, è una questione ridicola. Con tutti i problemi che ci sono, è assurdo concentrarsi su una idiozia del genere" ha concluso Imma Barile.