Regionali Campania, Rossella Solombrino (Lista Fico): “La Questione meridionale è attuale. Troppi ragazzi via dalla Campania”

"Dobbiamo lottare per avere più assunzioni, valorizzare le imprese campane e combattere il precariato. Io sono entrata in politica per un motivo: non esiste una questione più nazionale della Questione Meridionale. Sono stata uno dei giovani costretti ad emigrare perché non trovavo un lavoro in linea con le mie aspirazioni. Ma non è normale essere costretti ad andare via. Sostengo Roberto Fico perché ha abbracciato un progetto per un Sud diverso: con più lavoro e dignità”.
A parlare a Fanpage.it è Rossella Solombrino, segretaria nazionale del Movimento Equità Territoriale, che fa riferimento allo scrittore meridionalista Pino Aprile, e candidata alle regionali in Campania del 23 e 24 novembre prossimo con la lista civica Fico Presidente.
La Questione Meridionale oggi è quasi scomparsa dall’agenda politica. È ancora attuale?
Assolutamente sì, basta vedere i numeri. Nei prossimi 5 anni andranno via dalla Campania altri 100mila giovani: uno su 5 è tantissimo. È una questione importante. Temi come l’emigrazione e la disoccupazione vengono spesso presentati in un’ottica come se il Sud se lo meritasse. Partiamo dai dati, c’è una situazione tragica del Sud e nessun partito se ne occupa. I cittadini al Sud hanno servizi scadenti e sono privati di diritti. Da qui, la mia proposta di istituire una Cabina di Regia per l’Equità dei Fondi.
Di cosa si tratta?
Di mettere assieme un pool di esperti che valuti le distorsioni che esistono nel nostro territorio e in Campania. Più del 70 per cento dei fondi strutturali ai territori arrivano dallo Stato. Ma ci sono delle distorsioni nel sistema di ripartizione. Basta guardare i numeri, ad esempio, sugli asili nido, per i bambini da 0 a 3 anni. Sono strutture fondamentali per le famiglie, soprattutto per quelle dove entrambi i genitori lavorano. Se guardiamo ai dati, però, in Campania la media dei bimbi aventi diritto all'asilo nido è del 7 per cento, mentre per l'Europa dovrebbe essere di almeno il 34 per cento. Il Governo quando parla di questa tematica presenta la media nazionale, che però viene falsata da numeri molto più alti al nord. Noi dobbiamo agire affinché questo parametro per i bimbi della Campania possa aumentare. Ma non finisce qui.
Che altro c'è?
Un'altra distorsione riguarda il cofinanziamento. Nei primi bandi del Pnrr venivano avvantaggiate le Regioni che mettevano più soldi per cofinanziare i progetti. È chiaro che la Lombardia ha più chance allora della Campania. Anche questa logica va cambiata.
Molti giovani che accedono al mercato del lavoro si scontrano con stipendi bassi e precariato. Cosa propone?
Servono politiche giovanili efficaci per l’inserimento dei giovani nei percorsi di formazione e incentivi per contrastare il precariato e rendere il lavoro stabile. Ma non basta. La Cabina di regia servirà a tutelare e valorizzare le nostre imprese al Sud. Per avere più assunzioni.
Un altro tema che interessa alle famiglie è la Sanità: in Campania si scontano liste di attesa lunghe. Che avete in mente per migliorare i servizi sanitari?
Abbiamo fatto già delle manifestazioni all'esterno degli ospedali e tante altre ne faremo. Roberto Fico ha abbracciato il progetto per un Sud diverso. Non possiamo più accettare che la nostra condizione sanitaria derivi unicamente da come viene ripartito il fondo sanitario nazionale. Spesso nelle conferenze Stato-Regioni si sono messi in atto meccanismi di ripartizione penalizzanti per la Campania. La nostra Sanità è più povera perché i criteri scelti non la avvantaggiano. Non si tiene conto, ad esempio, del fatto che abbiamo la provincia con il più alto tasso di tumori. Non è possibile che questi fondi vadano al nord, dove pure ci sono gli sprechi, mentre qui si muore di tumore. La Sanità va cambiata: non dobbiamo amministrare in miseria. Non è possibile che ad un certo punto del mese finiscano i fondi e non si possano più fare gli esami. La medicina territoriale deve incentivare a ricorrere al medico di base, come primo filtro, in modo che i pronto soccorso non siano pieni. Con il Movimento Equità Territoriale mi sono battuta perché finisca il fenomeno dei viaggi nelle altre regioni per fari curare. Non si fa business sulla nostra salute.
Intanto, in Terra dei Fuochi continuano i roghi tossici. Che ne pensa?
Penso che la gestione sia vergognosa. Per bonificare Terra dei Fuochi sono stati stimati 2,4 miliardi di euro per 81 siti. Ma ce ne sono altri 212 non conteggiati. Solo per rimuovere i rifiuti dalle strade, servirebbero almeno 60 milioni. Il tema è far presente questo e agire subito! Nello stesso tempo la Campania non si può accollare da sola 5 miliardi di bonifiche considerato che il governo per ora ha stanziato solo 15 milioni nel 2025 e per bonifiche che riguardano altre regioni si parla di miliardi. La regione deve affrontarle con urgenza ma battersi affinché sia un problema nazionale così come certificato dalla sentenza della corte suprema, non come vogliono farci credere i candidati del centro destra che puntano a oscurare le responsabilità del governo affinché non arrivino i fondi necessari.
