Regionali Campania 2025, il programma di Fico sconfesserà 10 anni di De Luca? Nel 2020 M5S bastonò su sanità e rifiuti

Domenica 28 settembre Roberto Fico, nel suo intervento davanti al popolo campano del Movimento Cinque Stelle, per la prima volta ha toccato temi programmatici della sua candidatura a presidente della Regione Campania. E il primo grande bubbone è quello della sanità: ospedali, analisi, gestione della politica sanitaria, eccetera. Perché questo intervento è importante? Perché Fico ha fatto chiaramente comprendere come sarà la sua campagna elettorale: un equilibrismo sottile cercando di non citare mai Vincenzo De Luca per non farlo infuriare.
Ma sarà possibile? Sarà possibile dire che la sanità in Campania va rifondata senza attribuire colpe ai dieci anni di gestione deluchiana ma solo al governo Meloni? Dice Fico: «Questa destra sta definanziando la sanità e mandando avanti la sanità privata. Noi in questa regione faremo esattamente l'opposto di quello che sta facendo il governo nazionale. La politica va fuori dalle Asl; la politica fuori dai reparti e dalle direzioni della sanità». Così parlò Roberto Fico. Ma le nomine – quelle alle aziende sanitarie locali, alle direzioni ospedaliere, le fa tutte la Regione Campania, non Palazzo Chigi.
E si fa largo la domanda delle domande: come sarà il programma elettorale per le Elezioni Regionali cui si candida Roberto Fico col campo largo (che contiene anche quel Pd dominato dai De Luca padre e figlio)? Sconfesserà 10 anni di gestione deluchiana?
Il programma elettorale regionale del M5s del 2020
Nel 2020 M5S bastonò su sanità e rifiuti. Erano altri tempi, il campo largo tra grillini e piddini non esisteva nemmeno come concetto. Allora la candidata pentastellata era Valeria Ciarambino, per anni una delle più toste avversarie dello sceriffo (area Luigi Di Maio) oggi transitata nel gruppo misto e sua fedelissima. Nei punti principali del programma M5S Campania 2020 c'era scritto, letteralmente: «Sanità, zero liste l'attesa: l'obiettivo è curarsi in Campania senza emigrazione sanitaria; riattivazione degli ospedali chiusi e nuova sanità territoriale (ospedali di comunità, infermiere di famiglia); stop alle nomine politiche in sanità e più fondi dal Fondo sanitario nazionale».
Non solo. Sui rifiuti i Cinque Stelle attaccavano duramente tutto l'operato della Regione Campania negli ultimi decenni, da Antonio Bassolino a Stefano Caldoro fino alla gestione De Luca: «Mai più Terra dei Fuochi”: task force controlli, smaltimento rifiuti speciali, no campi rom abusivi. Stop inceneritori, obiettivo 70% differenziata e 100% riciclo. Bonifica ecoballe e distretto del riciclo. Piano tutela acque e manutenzione reti idriche con revisione delle concessioni alla Gori». E ora? Fico sul termovalorizzatore di Acerra ha già dato ampie rassicurazioni che resta lì dov'è. E sul caso Gori, potente azienda gestore del servizio idrico in 75 comuni tra le province di Napoli e Salerno quale sarà la linea?
C'è poi la questione reddito di cittadinanza. De Luca è sempre stato contrario, è stato uno di quelli che ha ridicolizzato per mesi il sostegno al reddito ideato dai 5Stelle, forse più e peggio della destra oggi al governo. Ora molti si aspettano che Fico annunci un Rdc in Campania o comunque un sistema di sostentamento al sottoproletariato nostrano. Facendo così attirerebbe le ire del governatore uscente che non vede l'ora di far polemica.