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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito Cittadinanza, a Napoli 14.869 gestiti dal Comune: avranno il contributo fino a dicembre

In sospeso 5mila pratiche di beneficiari, saranno ultimate entro ottobre. Ma mancano ancora le griglie per valutare le fragilità.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Reddito di Cittadinanza garantito fino al 31 dicembre 2023 per i 14.869 percettori del sussidio a Napoli che sono stati presi in carico dai servizi sociali del Comune. Di questi, al momento, circa 5mila, hanno una pratica non ancora evasa – perché si tratta di nuove domande caricate sulla piattaforma GEPI – che sarà lavorata però entro il 31 ottobre prossimo. “Nessuno, tra chi ha diritto, sarà lasciato fuori”, assicura l'assessore al Welfare, Luca Trapanese. “Dal 1 gennaio 2024, poi – aggiunge il responsabile delle Politiche Sociali – passeranno all'ADI, l'Assegno di Inclusione, con una nuova presa in carico da parte dei nostri uffici”.

Reddito sospeso per 22mila

I circa 15mila percettori presi in carico dal Comune non rientrano tra i 22mila beneficiari del Rdc che la scorsa settimana hanno ricevuto l'Sms dell'Inps che annunciava la sospensione del contributo ad agosto. Lo studio del Comune, però, si è concentrato sulle 5mila pratiche, caricate sulla piattaforma GEPI dai Centri per l'Impiego della Regione, che ancora non sono state lavorate dai servizi sociali.

“Tra questi 5mila – spiega Trapanese – da una prima analisi, non ci sarebbero persone che hanno in famiglia minori o disabili, ma potrebbero essere stati segnalati per altri tipi di fragilità o perché ultra60enni. Noi li abbiamo divisi per tutte le Municipalità. Chiameremo ognuno e approfondiremo le varie problematiche”. A livello territoriale 800 pratiche sono nel quartiere Stella, che è quello che ne conta di più, seguito da San Lorenzo (621), Avvocata (569), Ponticelli (360), Chiaia (268). In ultima posizione Piscinola (24).

Mancano le griglie per valutare le fragilità

Ad alimentare la confusione però c'è un altro problema. Al momento il ministero non ha ancora reso note le griglie di valutazione della fragilità. Come si farà, quindi, a verificare che per coloro che hanno ricevuto l'Sms dell'Inps non siano cambiate le condizioni tanto da farli rientrare di nuovo tra i requisiti per avere l'RdC?

Il vertice al Comune

L'analisi dei beneficiari dell'RdC presi in carico dal Comune è avvenuta in un incontro tecnico tenutosi questo pomeriggio a Palazzo San Giacomo. Vi hanno preso parte con l'Assessorato alle Politiche Sociali, il Capo di Gabinetto ed il Direttore Generale, anche Roberto Bafundi, direttore dell'INPS Napoli, al fine di fare chiarezza sulla questione delle persone ‘occupabili' che hanno ricevuto in questi giorni il messaggio dell'INPS, ma tra le quali potrebbero esserci soggetti con fragilità.

L'Amministrazione Comunale ha chiarito che, ad oggi, ci sono 14.869 pratiche, di queste circa 5000 non sono lavorate ma saranno evase nei prossimi mesi, entro il 31 ottobre come stabilito dalla riforma, garantendo a tutti gli aventi diritto la possibilità di rientrare nel reddito di cittadinanza. La questione più importante emersa è che non esiste ancora una griglia di valutazione sulle fragilità dei cosiddetti ‘occupabili' sulla quale sia l'Amministrazione locale sia i Centri dell'Impiego possano lavorare per determinare chi ha diritto a rientrare reddito di cittadinanza.

Per l'assessore al Welfare Luca Trapanese,

"È questo che aspettiamo dal Ministero, per fare in modo che possa continuare questa collaborazione a vantaggio dei cittadini. Sono molto soddisfatto di questo incontro e della grande sintonia con Roberto Bafundi, direttore dell'INPS, con il quale stiamo lavorando da giorni affinché arrivino le giuste risposte per i cittadini e non ci sia confusione. Sono certo che da questo incontro e dai prossimi si potrà arrivare a stabilire di chi sono le competenze e come, insieme, possiamo lavorare per garantire alle persone più fragili di riacquisire il reddito di cittadinanza. Resta il fatto che aspettiamo dal Ministero le direttive affinché si possano individuare le fragilità rispetto alle persone che in questo momento sono state dichiarate occupabili".

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