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Qualiano, boss arrestato per estorsione ai negozi, imposti anche gadget di Natale

Il boss Francesco Fusco, reggente del clan De Rosa di Qualiano (Napoli) è stato arrestato insieme a due presunti affiliati: i tre sono accusati di quattro estorsioni, tre delle quali tentate, ai danni di cantieri edili e attività commerciali; in un caso, secondo le indagini dei carabinieri, avevano anche imposto la fornitura di gadget natalizi.
A cura di Nico Falco
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Il boss Francesco Fusco, detto ‘o Spiritillo, ritenuto dagli inquirenti attuale reggente del clan camorristico dei De Rosa di Qualiano (Napoli), è stato arrestato insieme ad altre due persone: i tre sono accusati di 4 diverse estorsioni, 3 delle quali tentate e una consumata, tutte aggravate dal metodo mafioso, ai danni di imprenditori edili e commercianti della zona. Oltre a chiedere soldi, secondo le indagini, i quattro avevano preteso un regalo da un uomo che aveva appena avviato l'attività e ad un altro aveva imposto l'acquisto di gadget per le feste natalizie.

I militari, avvalendosi anche delle dichiarazioni delle vittime, hanno ricostruito quattro episodi di cui Fusco si sarebbe reso responsabile insieme agli altri due destinatari dell'ordinanza, Aldo Buro e Luca Priore. Tra il mese di agosto e quello di novembre del 2019 i tre avrebbero minacciato i titolari di due cantieri edili, imponendo il pagamento di una somma di denaro per la prosecuzione dei lavori, e a due commercianti; al primo di questi ultimi, che stava per inaugurare un negozio di casalinghi, era stato chiesto di fare un regalo, mentre all'altro, che gestiva una attività di alimentari, aveva imposto la fornitura di gadget per le feste di Natale.

In uno solo dei casi le vittime avevano ceduto ed avevano consegnato mille euro, mentre negli altri si erano immediatamente rivolte alle forze dell'ordine. I tre sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Giugliano e della stazione di Qualiano, al termine di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del tribunale di Napoli.

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