“Pugni in faccia a mio figlio 14enne. Picchiato senza motivo alla festa in pizzeria a Salerno” la denuncia del papà

Pugni in faccia a ragazzino 14enne durante la festa in pizzeria a Salerno. La vittima è il figlio del presidente del consiglio comunale di Giffoni Valle Piana, Luigi Bernabò, sociologo, volontario, già consigliere comunale a Salerno e oggi nell'assemblea cittadina di Giffoni, che sui social ha raccontato gli attimi drammatici vissuti da suo figlio: "Ecco come è stato conciato mio figlio di 14 anni ieri sera a Salerno da un teppistello di 17 senza alcun motivo, tra l’altro ad una festa privata. Un autentico esempio di prepotenza e delinquenza, che deriva sicuramente da un contesto familiare con poca attenzione ed equilibrio. Nottata in ospedale, TAC e stamattina visita oculistica.Il problema dei minorenni delinquenti, bulli, violenti, per immaginare di arginare questa piaga dilagante, richiede un approccio equilibrato tra prevenzione, intervento educativo, famiglia, scuola, contesti sociali e, se necessario, misure giudiziarie".
La denuncia del padre: "Mio figlio picchiato senza motivo"
L'esponente politico ha pubblicato anche le foto del ragazzo, vittima del pestaggio, che appare nella foto con un occhio nero e lo zigomo tumefatto per le percosse ricevute. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, la vicenda sarebbe avvenuta nella serata di venerdì 9 maggio 2025, nel corso di una festa di compleanno di studenti liceali in una pizzeria del centro di Salerno. All'evento partecipano circa 30 ragazzi. Una serata di svago che però viene macchiata da un'improvvisa aggressione. Un 17enne, secondo il racconto del padre della vittima, avrebbe iniziato a picchiare il ragazzo 14enne, compagno di classe della festeggiata, senza apparente motivo. Secondo la versione della famiglia della vittima, i due ragazzi non si conoscevano e non ci sarebbe stato litigio. Il pestaggio sarebbe partito per uno sguardo. Il 17enne, secondo quanto riporta l'edizione salernitana de Il Mattino, il giorno dopo avrebbe contattato il 14enne per scusarsi. La famiglia della vittima avrebbe deciso di non sporgere denuncia, ma avrebbe chiesto di incontrare i genitori del ragazzo 17enne per parlare di questioni educative e dei rischi del bullismo.